Cronaca

Allevamento con 200 bufale sequestrato a Villa Literno

Un allevamento di oltre 200 bufale, uno dei più grandi della provincia di Caserta, esteso su 120 mila metri quadrati, è stato sequestrato a Villa Literno a causa delle numerose carenze igienico sanitarie riscontrate. L’operazione e’ stata condotta dai militari del Nucleo di Polizia ambientale della Capitaneria di Porto di Napoli e degli uffici locali marittimi di Castel Volturno e Mondragone. Il blitz e’ stato condotto insieme ai veterinari dell’Asl e ai tecnici dell’Arpac.

Le carenze igienico sanitarie riscontrate hanno costretto gli specialisti dell’azienda sanitaria a vietarne la vendita ai caseifici per la produzione della nota mozzarella. Il titolare, V.B., e’ stato denunciato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato l’intervento.

Tra le altre criticità emerse, anche la mancanza di verifiche sull’acqua utilizzata per abbeverare gli animali, che dovrebbe essere potabile o pulita in modo da prevenirne la contaminazione. Sul fronte ambientale, e’ stato riscontrato come gli escrementi degli animali venissero conferiti in un fosso adiacente all’azienda, definito il ‘lagone aziendale’, ma come in molti punti fuoriuscissero finendo in un fosso interrato e di qui, tramite una condotta, nel Lago Patria che poi sfocia in mare.

Altre aree aziendali erano state trasformate in discariche abusive per rifiuti dell’edilizia, ma sarebbe stato trovato anche dell’amianto; inoltre i circa 20 militari della capitaneria hanno scoperto costruzioni abusive. Il titolare e’ stato cosi’ denunciato anche per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e violazione del Testo Unico sull’edilizia.

Il 18 gennaio scorso, un altro blitz della Capitaneria di Porto di Napoli portò al sequestro di altre due aziende di Villa Literno e alla drammatica scoperta di numerose bufalotti lasciati morire di fame perché improduttivi e di vere e proprie fosse comuni di animali.

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