Politica

Migliaia in corteo per ricostruire Città della Scienza

Con i volti sporchi di cenere e tra le mani cartelli colorati e palloncini bianchi, diverse migliaia di persone hanno gridato ‘Basta’ per un lunghissimo minuto, davanti ai cancelli di Città della Scienza, a Napoli, per manifestare tutto lo sdegno possibile contro chi ha distrutto la struttura incendiandola.

Quella andata in scena questa domenica mattina a Bagnoli e’ stata una manifestazione imponente dove i sentimenti di rabbia e incredulità hanno lasciato spazio alla speranza, simbolicamente rappresentata dai palloncini bianchi, a forma di cuore, lasciati salire in cielo dopo il flash mob organizzato via social network davanti ai cancelli della Fondazione Idis. Poi tutti a cantare ‘La citta’ di Pulcinella’, segno di quella voglia di rinascita che sta coinvolgendo tutta la città.

All’iniziativa c’erano tanti bambini e studenti che si erano dati appuntamento in via Coroglio. Ad accompagnarli, colorati e festosi con striscioni e manifesti, c’era il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. ”Oggi viene fuori il cuore della nostra citta’ – ha detto il primo cittadino – bambini e giovani, una solidarietà bellissima e una città unita senza distinzioni di alcun tipo con la voglia di costruire in fretta e ricostruire bene. Dobbiamo farne un luogo ancora più bello e consegnarlo al futuro, ovvero ai nostri figli. Sulla ricostruzione ho già un’idea, ma il mio compito ora è unire e raccogliere le risorse e prendere una decisione e nel giro di pochi giorni’‘. ”Unica certezza – ha detto ancora il sindaco – è che la nuova Citta’ della Scienza si farà a Bagnoli: faccio un appello al Governo per i fondi, che attendiamo, da destinare alla bonifica perché finora siamo rimasti soli”. Secondo De Magistris ”e’ con la cultura che si sconfigge la criminalità’‘.

E il museo di Citta’ della Scienza andato in fumo lunedì scorso rappresentava proprio questo. Tanti gli slogan gridati dai cittadini che, con i loro figli, hanno voluto portare solidarietà ai lavoratori della struttura e a tutte le persone che da anni promuovono la scienza, dopo quasi un secolo di convivenza con l’ex acciaieria dell’Italsider di Bagnoli.

Senza la Città della Scienza ci sentiamo anche noi inceneriti – hanno spiegato alcuni studenti delle scuole superiori dell’area flegrea in corteo con i volti coperti di cenere – questo è stato l’avamposto della cultura della nostra città: la rivogliamo così com’era”.

Alla manifestazione c’erano tutti: istituzioni, artisti, musicisti e parlamentari. Commossi i dirigenti della Fondazione Idis, in corteo con i dipendenti. ”Questi sono segnali del grandissimo amore dei napoletani”, ha detto Vittorio Silvestrini, presidente della Fondazione Idis. Il direttore generale della Città della Scienza, Luigi Amodio, ha voluto ricordare che ”l’incendio è stato un danno soprattutto per i bambini, a loro è stato fatto il male più grande ed oggi ci stanno chiedendo di ricostruire, e lo faremo

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