Marcianise

Nuove accuse di estorsione per Buttone

Grazie alla mancanza di gravi indizi, era riuscito a evitare l’arresto per una richiesta estorsiva da 500mila euro imposta a un imprenditore. Ma a distanza di qualche mese per lo stesso episodio e’ stato chiamato in causa dal fratello, un esponente di primo piano del clan camorristico Belforte, che nel frattempo era diventato collaboratore di giustizia.

Per questo motivo Claudio Buttone, di 31 anni, fratello del neo pentito Bruno Buttone, ex reggente del clan camorristico del Casertano alleato con il clan dei Casalesi, e’ stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di concorso in lesioni personali, estorsione, sequestro di persona, ricettazione, porto abusivo di armi da fuoco aggravati dal metodo mafioso.

Claudio Buttone è già detenuto nel carcere di Secondigliano.

I fatti riguardano l’estorsione chiesta al titolare dell’impresa che aveva eseguito i lavori di realizzazione dell’insediamento produttivo ”Oromare” nella zona industriale di Marcianise. La vicenda portò in cella il 3 luglio del 2012 gli esponenti dei Belforte Clemente Rivetti, Antonio Bruno e Bruno Buttone, il quale pochi mesi fa ha iniziato a collaborare con i magistrati della DDA indicando il fratello come uno dei partecipanti al raid a scopo estorsivo di cui rimase vittima l’imprenditore, che fu anche sequestrato e pestato.

Condividi!