Caserta Cronaca

Terra dei Fuochi, vietata la vendita dei prodotti provenienti da aree a rischio

Il Governo ha presentato i risultati delle indagini disposte al fine di mappare i terreni destinati all’agricoltura, nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Su un totale di 1.076 chilometri quadrati, compresi in 57 comuni – 33 nella provincia di Napoli e 24 in quella di Caserta – solo il 2%, per un totale di 21,5 km quadrati, di cui 9,2 destinati all’agricoltura, è risultato essere caratterizzato da “aree ritenute sospette”.

A Palazzo Chigi, il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, e Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente,  hanno presentato, durante una conferenza stampa, gli esiti delle indagini tecniche, secondo cui ci sarebbero 51 siti, per un totale di quasi 65 ettari, per cui è necessario proporre “misure di salvaguardia per garantire la sicurezza della produzione agroalimentare“.

Il ministro Lorenzin ha rimarcato che è assolutamente vietato vendere prodotti ortofrutticoli provenienti da terreni classificati a “rischio elevato“. La vendita dei prodotti coltivati in zone a rischio “è consentita ad almeno una di queste condizioni: che le colture siano state già oggetto di controlli ufficiali, con esito favorevole, negli ultimi 12 mesi o che siano state effettuate indagini, su richiesta e con spese a carico dell’operatore, dall’Autorità competente, con esito analitico favorevole“.

Finalmente, è stata creata una banca dati centrale relativa alle zone a rischio ed è stato istituito un gruppo di lavoro che sarà in grado di mettere in atto tale metodo di indagine su qualsiasi altra area. Un’operazione diretta a risollevare le vendite dei prodotti campani che, negli ultimi mesi, hanno subito un crollo vertiginoso.

Inoltre, nel giro di tre mesi,  verranno effettuati altri esami per individuare le aree “no food”, terreni in cui, per motivi sanitari, dovrà essere assolutamente vietata la coltivazione di qualunque prodotto sia destinato al nostro sostentamento.

(Gianfrancesco Coppo)

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