Caserta

La Corte Costituzionale mette nei guai il Comune di Caserta

E’ un vero e proprio terremoto quello che ha colpito l’Agenzia delle Entrate.

La Corte Costituzionale ha sancito che le nomine di dirigenti effettuate negli anni addietro senza un concorso pubblico sono da ritenerei completamente nulle.

E il numero è davvero impressionante visto che si tratta di 767 dirigenti su circa un migliaio.

Di conseguenza, afferma la Consulta, nella sua sentenza sulle nomine facili alle Entrate, anche le cartelle esattoriali emesse da Equitalia che abbiano fatto seguito a procedure firmate dai dirigenti illegittimi sono da ritenersi senza effetto.

Secondo quanto indicato dalla Corte, infatti, non sarebbero da considerarsi nulle essenzialmente le nomine con finalità di occupare una casella nell’organigramma dell’ente, ma anche le decisioni assunte da questi manager e, insieme, gli atti firmati e notificati ai contribuenti, sono ugualmente da ritenersi non validi.

Ad essere bocciata, da parte dei giudici costituzionali, è la legge 2012 contenuta nel decreto semplificazioni, che aveva reso valide le nomine anche in seguito alla sospensiva del Tar del Lazio per la nomina di funzionari al ruolo di dirigenti.

­E tale sentenza rischia di avere gravi conseguenze anche nei Comuni, in particolare per quello di Caserta ponendo seri punti interrogativi sull’operato degli ultimi anni.

La questione, infatti, colpisce in particolare l’attuale dirigente alle Finanze Girolamo Santonastaso ed al comandante della Polizia Municipale Alberto Negro.

Stando a quanto ha affermato la Consulta nella sentenza numero 35 del 17 marzo 2015 i funzionari possono essere promossi dirigenti solo per «brevi periodi» e solo in caso di «reggenza provvisoria», nel caso in cui, comunque, l’amministrazione abbia provveduto ad indire un concorso per un nuovo dirigente, cosa che al Comune di Caserta non è stato possibile fare per le conseguenze del dissesto finanziario.

Ma, comunque, stabilisce la Consulta, non è possibile trasformare i funzionari in dirigenti per periodi lunghi. Ergo, considerando la posizione di Girolamo Santonastaso secondo quanto stabilito dalla Consulta, sarebbero a rischio tutti gli atti relativi al bilancio.

 (Giuseppe Perrotta)

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