Caserta Cronaca

Tangenti all’ASL Caserta: sei arresti!

Corruzione aggravata dal metodo mafioso.

E’ il reato per cui sono state emesse dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia 6 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti (2 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta.

L’indagine, costituisce ulteriore sviluppo di una più ampia attività investigativa avviata nel 2012 e che ha, fin ad ora, portato all’emissione di misure cautelari nei confronti di 57 indagati tra appartenenti alla c.o., imprenditori, funzionari pubblici della Sanità locale ed esponenti del mondo politico, nonché al sequestro di beni per un importo di circa trenta milioni di euro.

Destinatari dell’attuale ordinanza l’imprenditore di Marcianise (nella foto a dx) Angelo Grillo (già coinvolto e sotto processo in altri filoni di inchiesta sugli appalti negli ospedali di Caserta condizionati dal clan camorristico dei Casalesi), l’ex direttore amministrativo dell’Asl di Caserta Giuseppe Gasparin (nella foto a sn), i dipendenti di Grillo Giovanni Cavallero, Assunta Mincione e Pasquale Valente, oltre a Raffaele Crisci, dirigente amministrativo di ruolo attualmente in servizio all’ASL CE  e dall’08.02.2011 responsabile ad interim dell’UOC Affari Legali dell’ASL di Caserta nonché dall’01.10.2014 anche della direzione del Dipartimento Amministrativo dell’Ente sanitario.

Tra gli indagati figurano anche Luigi Paritario (che, per conto di Grillo, avrebbe recapitato a Gasparin una tangente di 10mila euro) ed una ex-dipendente dell’Asl Caserta (in pensione nel 2012) Chiara Bonacci alla quale Grillo avrebbe pagato due volte l’anno viaggi “di piacere” a Sharm El Sheik.

Quest’ultimo filone investigativo ha evidenziato ulteriori elementi accusatori nei confronti di Angelo Grillo, in qualità di titolare di fatto della società “New Splash” operante nel settore delle pulizie, e di alcuni suoi fidati collaboratori, già colpiti da precedenti misure cautelari.

In particolare poi Gasparin e Crisci sono accusati di aver ricevuto, in diverse occasioni, somme di denaro (5.000/10.000 euro a volta) al fine di compiere atti contrari ai doveri del loro ufficio, consistiti nel garantire con preferenza e prelazione rispetto ad altre ditte il pagamento senza ritardo delle fatture della società“New Splash” incaricata del servizio di pulizia dei Presidi Ospedalieri e strutture territoriali dell’ASL CE/1, in violazione dei doveri di imparzialità della Pubblica Amministrazione e per non essersi opposti a due Decreti Ingiuntivi che consentivano alla stessa società di ottenere acconti pari a circa 850.000,00 euro, nonostante vi fosse agli atti un parere negativo espresso da un’apposita commissione interna.

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