Fu un delitto efferato che scosse profondamente la società civile dell’intera provincia casertana.
Lo scorso 23 febbraio la professoressa Pasqualina Sica (a sn nella foto), 55enne docente di francese all’Istituto “Salvatore Lener” di Marcianise e molto nota per la sua assidua partecipazione alla vita politica e sociale cittadina (fu consigliera comunale ed assessore), fu barbaramente uccisa dal suo vicino di casa, Tommaso Senzio (a dx nella foto), 52 anni, conosciuto nel Paese con il soprannome di “Masaniello” per il suo carattere violento e litigioso (http://www.radioprimarete.it/2015/02/tragedia-a-capodrise-ammazzata-la-professoressa-pasqualina-sica/).
Il delitto fu perpetrato a colpi di martello nel cortile dell’abitazione dove vivevano entrambi a Capodrise.
Oggi, a distanza quasi di un anno (Senzio ha scelto la formula del rito abbreviato), il gup Giuseppe Meccariello del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso la sentenza condannando Tommaso Senzio a 30 anni di carcere.
Dopo che l’indagine svolta dal perito nominato dal Tribunale aveva escluso elementi che potessero portare ad una incapacità di intendere e di volere dell’assassino al momento dell’omicidio, il giudice ha riconosciuto la premeditazione, pur escludendo i futili motivi e la crudeltà.
Contro la sentenza, il legale del Senzio ha già preannunciato ricorso in Appello.
