Provincia di Caserta

Assolto Roberto Grillo per l’appalto rifiuti di Roccamonfina.

La prima sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto Roberto Grillo (a dx nella foto), ex consigliere comunale di Marcianise e figlio dell’imprenditore Angelo, dall’accusa di aver corrotto l’ex sindaco di Roccamonfina Letizia Tari (nella foto a sn) per l’appalto di rimozione dei rifiuti solidi urbani.

Roberto Grillo era stato condannato in primo grado a sei anni di carcere. Caduta quindi anche l’accusa di aver favorito il clan camorristico Belforte di Marcianise.

Assolto anche Elpidio Baldassarre, dipendente di Angelo Grillo, che in primo grado era stato condannato a due anni di carcere.

Lo stesso Roberto Grillo, poco meno di una decina di gg. fa, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione, beneficiando di una decurtazione di 2 anni e 4 mesi rispetto al primo grado, da parte della stessa Corte di Appello in merito al processo per l’appalto di rifiuti e relative tangenti nel comune di Santa Maria a Vico.

In tale occasione il Tribunale ha invece confermato la condanna di primo grado a 8 anni di reclusione per il padre, l’imprenditore Angelo Grillo, e per il proprio commercialista Antonio Finelli mentre  Alessandra Ferrante (ex assistente di Angelo Grillo) è stata condannata a 2 anni e 6 mesi di reclusione. Assolta invece la compagna dell’imprenditore marcianisano, Anna Lauritano.

L’azienda al centro dell’indagine è la Fare l’Ambiente di Ciampino (Roma), riconducibile ad Angelo Grillo,  che gestiva fino a novembre 2013 il servizio di igiene urbana nei centri casertani di Galluccio, Presenzano, Vairano Patenora, Conca della Campania, Marzano Appio, Capodrise e Santa Maria a Vico.

Alla società Fare l’Ambiente fu ceduto alla fine del 2012 il ramo d’azienda dell’Ecosystem 2000, società facente parte del Consorzio di imprese Cesap dello stesso imprenditore marcianisano.

La “trasformazione aziendale” da Ecosystem 200 a “Fare l’Ambiente”, fece seguito alle indagini della Dda che il 24 aprile 2012 portarono in cella 44 esponenti del clan camorristico Belforte di Marcianise.

L’attività investigativa si sviluppò attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, riprese video, servizi di osservazione e pedinamenti e riscontri di natura documentale.

A tutti è contestata la turbativa della gara relativa all’appalto del servizio di igiene urbana per tre anni nel comune di Santa Maria a Vico per l’importo complessivo di 4.069.422,544 euro al fine di consentire l’aggiudicazione del servizi alla ditta Fare l’Ambiente.

L’attività di indagine permise di accertare che, attraverso plurime violazioni di legge e false attestazioni, veniva aggiudicata arbitrariamente la citata gara d’appalto alla suddetta società nonostante la stessa non fosse in possesso dei requisiti legali ed in violazione dei doveri di economicità, efficacia. imparzialità. parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità.

I delitti sarebbero stati commessi al fine di agevolare l’organizzazione camorristica denominata clan Belforte.

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