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Mentre Corvino sbatte la porta e se ne va, Incocciati accetta la panchina della Casertana

Compiuto il primo passo decisivo da parte del neo-Presidente della Casertana FC Luca Tilia per formare il nuovo organigramma rossoblù: Giuseppe Incocciati (nella foto) è il nuovo allenatore dei falchetti.

Raggiunto l’accordo, sarà lo stesso Incocciati che provvederà a portare a Caserta il suo vice, il preparatore atletico e quello dei portieri.

Nato a Fiuggi 53 anni fa, Incocciati ha avuto una brillante carriera da calciatore vestendo le maglie di Milan, Atalanta, Napoli, Bologna ed Ascoli. Diventato allenatore professionista, nel 2007 allena i giovanissimi nazionali della Cisco Roma. Nel 2008 sostituisce Alessandro Calori nella guida dell’Avellino, ma il 7 ottobre  viene esonerato e sostituito da una vecchia conoscenza rossoblù e cioé Salvatore Campilongo. Nel luglio 2009 diventa primo allenatore della Cisco Roma, militante in Seconda Divisione, con cui vince la finale play off contro il Catanzaro e approda così in Prima Divisione di Lega Pro. Lo stesso anno vince il Premio CONI come miglior allenatore della stagione. All’atto della trasformazione della Cisco in Atletico Roma, viene confermato alla guida tecnica. Il 19 aprile 2011 si dimette dalla guida della squadra, lasciando l’Atletico Roma nelle posizioni alte della classifica e in lotta per i playoff. Inizia la sua carriera di commentatore sportivo. Torna ad allenare il 1º settembre 2015 quando assume la guida del Martina Franca, formazione di Lega Pro, venendo però esonerato l’11 novembre seguente con la squadra pugliese ultima in classifica, salvo poi essere richiamato dopo solo una settimana. Il 27 gennaio 2016 si dimette dall’incarico con la squadra al penultimo posto in classifica venendo sostituito da Marco Cari.

Nel frattempo, è atteso a breve l’annuncio anche del nuovo direttore sportivo che dovrebbe essere Luca Pensi, giovane procuratore ternano già a Caserta il giorno della conferenza stampa di presentazione del neo presidente.

Per quanto poi riguarda il ruolo di Direttore Generale, Tilia, a differenza di quanto trapelato in precedenza, è stato possibilista sulla permanenza di Nicola Pannone nel caso vi sia – cosa assai improbabile, in verita! – una risposta negativa da parte di Nino Petrosino che è, fino al 30 giugno, ancora legato al Martina Franca. E nell’organigramma della Casertana dovrebbero trovar posto, anche se rimane da definire con quali compiti, anche David Giubilato e Giovanni Maglione

Intanto, mentre Giovanni Pascarella conferma la sua intenzione di rimanere nell’assetto societario, Pasquale Corvino invece se ne va sbattendo la porta.

E’ bene chiarire – ha detto Corvino riferendosi a Tilia – che non sono mai stato contro lui e la sua presidenza. Gli auguro anzi la più grande fortuna del mondo. Il punto è che, quando una persona entra in una città e chiede informazioni sulla società e la città, le dovrebbe chiedere al socio del club, non certo a persone che non sono neppure di Caserta.

Inoltre – ha aggiunto – leggo dai giornali di uno staff che Tilia avrebbe creato, di persone a cui è stato dato il compito di intrattenere rapporti con la città di Caserta. A me non è stato chiesto un parere in merito né sono stato mai interpellato sulla scelta di questo staff. Ritengo perciò che il mio sia un compito superfluo perché, rispetto a persone di cui si è circondato, sono letteralmente alternativo e francamente non voglio proprio averci a che fare. Auguro a Tilia di avere tutta la fortuna possibile, di raggiungere gli obiettivi perché Caserta è la mia città. Da parte mia non ho alcuna voglia di collaborare con chi ha preso decisioni senza consultarsi con me. Pertanto ho deciso di farmi da parte”.

E mentre la Casertana di Tilia compie i primi fondamentali passi, le notizie provenienti dalla Lega Pro sembrano confermare che il prossimo girone C – quello a cui parteciperà la squadra rossoblù – non dovrebbe subire eccessivi sconvolgimenti.

Al momento sicure di essere inserite in tale girone sono, oltre alla Casertana ed alle corregionali Juve Stabia e Paganese, la lucana Matera, le calabre Catanzaro e Cosenza, le pugliesi Andria, Foggia, Lecce, Martina Franca, Monopoli e Virtus Francavilla Fontana e le siciliane Akragas, Catania, Messina e Siracusa.

L’incertezza rimane solo per i rimanenti due posti. Il Melfi presenterà domanda di ripescaggio mentre le campane Cavese e Frattese, unitamente alla laziale Fondi, sperano di essere incluse nel primo gradino del professionismo.

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