Capua Caserta

Caserta perde una delle sue “voci” più popolari: si è spento l’avv. Francesco Martusciello

Si è spento all’età di 87 anni l’avvocato Francesco “Ciccio” Martusciello.

Personaggio estremamente “vivace” della politica casertana, soprattutto nel trentennio tra il 1960 ed il 1990, Ciccio Martusciello era nato il 22 dicembre del 1929 a Capua.

Si avvicina alla militanza politica “attiva” nel dopoguerra in occasione del referendum costituzionale ove esprime le sue preferenze monarchiche. Subito dopo si avvicina al Partito Socialista a cui poi si iscrive e di cui è stato esponente fino agli anni ’80 e nelle cui fila è stato eletto più volte prima consigliere comunale e poi provinciale.

Dell’ente Provincia fu, nel periodo più fulgido della sua carriera politica, anche Assessore allo Sport e poi Vicepresidente.

Le sue origini “popolari” lo hanno sempre fatto schierare in difesa degli agricoltori della provincia casertana; crea  a Caserta l’U.C.I. (Unione Coltivatori Italiani) e, dalla sua sede in via Napoli, si batte a livelli politici e legali per la difesa dei loro interessi, impegnandosi particolarmente a favore dei tabacchicultori.

Negli anni ’80, dopo che il PSI elegge a suo segretario Craxi, Martusciello, non riconoscendosi più nelle idee e nelle battaglie di quel partito, lo abbandona e si schiera con Democrazia Proletaria con cui si candida a consigliere regionale sfiorando l’elezione (tenterà poi da “indipendente” anche una candidatura a sindaco della città di Caserta, ma senza fortuna).

Nello stesso periodo si lancia nell’esperienza editoriale prima fondando il quindicinale “Alternativa casertana” che poi, di lì a poco, trasformerà in una televisione privata casertana.

I suoi sagaci e puntuali commenti politici, lanciati ritualmente dagli schermi dell’emittente, contribuiranno a renderla effettivamente popolare, ma ciò non riesce a salvare la TV locale dall’inevitabile declino.

A causa del deficit crescente, nella seconda metà degli anni ’90, Martusciello fu costretto, sebbene a malincuore, a cedere “la sua creatura” (che diventerà poi Tele Prima) e ciò segna la fine del suo attivismo politico-sociale e della sua notorietà.

Ritiratosi a vita privata, Martusciello, dopo un periodo di forzato silenzio segnato dall’evolversi di alcune patologie, aveva ultimamente ritrovato il gusto e la voglia di ri-cimentarsi nei commenti politici utilizzando la sua pagina FB.

La sua scomparsa segna davvero il tramonto di un’era della vita politico-sociale casertana.

Familiari, amici e conoscenti gli hanno reso omaggio per l’ultima volta questo martedì pomeriggio partecipando alla cerimonia funebre svoltisi presso la Chiesa del Buon Pastore a Caserta.

Con la sola eccezione del Comune di Caiazzo, ancora una volta gli enti locali (comune Capoluogo e Provincia di Caserta in primis!) hanno brillato – si fa per scrivere! – per la loro ingiustificata assenza (…neanche la presenza del gonfalone ufficiale dell’ente Provincia in omaggio a chi ne è stato vicepresidente!). Ma queste sono solo annotazioni a latere delle miserie umane, le ennesime…

Ciao Ciccio!

(Vincenzo Gazzillo)

 

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