Provincia di Caserta

La discarica Petrito Colle Ducito a Gioia Sannitica fuori dalla sentenza di condanna UE

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha reso noto che 25 discariche abusive sono uscite dalla sentenza di condanna dell’Unione Europea. Tra queste 25, solo una è situata in Provincia di Caserta – e precisamente a Gioia Sannitica – ed è denominata Petrito Colle Ducito.

Non può chiamarsi più “discarica” quella presente da oltre 30 anni sul territorio di Gioia Sannitica, tanta e tale è la bellezza emersa in seguito ai lavori di bonifica. Tra le altre cose è stato istallato un parco giochi per bambini e una sala multimediale che completano del meraviglioso lavoro svolto. Ringrazio tutti coloro che negli anni hanno lavorato per il raggiungimento di questo importantissimo obiettivo. Finalmente siamo riusciti a bonificare una zona importante del nostro territorio, restituita in tutta la sua bellezza ai cittadini di Madonna del Bagno”. A dichiararlo Michelangelo Raccio, sindaco di Gioia Sannitica e consulente della Terza Commissione Speciale Terra dei Fuochi della Regione Campania.

 dis 3 Gioia Sannitica

Altri 25 siti escono dalla lista delle discariche abusive per le quali l’Italia è condannata a pagare, a seguito della sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea del 2 dicembre 2014, una penalità semestrale. Dalle iniziali 200 discariche dichiarate non conformi alle Direttive 77/442 e 91/696, sono oggi rimaste 77 discariche abusive ancora interessate dalla sentenza: dalla prima sanzione semestrale di 39 milioni e 800 mila euro, oggi l’Italia è chiamata a versare, per il quinto semestre successivo alla sentenza, 16 milioni di euro”. Lo ha spiegato la Direzione generale Ambiente della Commissione europea, in una lettera indirizzata alle autorità italiane, in replica alla documentazione inviata dal nostro Paese nel giugno scorso con informazioni sullo stato di avanzamento della messa in regola di 33 siti, per otto dei quali resta dunque ancora in vigore la penalità.

dis 1 Gioia Sannitica

Questo – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Gallettiè l’ennesimo buon risultato del grande lavoro di squadra che unisce il ministero dell’Ambiente, la struttura di missione della Presidenza del Consiglio e le autorità italiane in Europa, il nuovo commissario Gen. Giuseppe Vadalà e gli enti territoriali interessati in un continuo confronto con la Commissione Ue. E’ chiaro – ha proseguito Galletti – che siano ancora troppe le discariche abusive in Italia  e che non si possa essere davvero contenti fin quando queste non si saranno azzerate: i dati però parlano chiaro e tracciano in due ultimi due anni una discesa verticale dei siti in infrazione, che vuol dire una riduzione di costi ambientali ed economici inaccettabili per i cittadini”.

dis 2 Gioia Sannitica

Le discariche per le quali non è più dovuta dallo Stato italiano alcuna penalità sono dunque 25: ben 14 riguardano la Regione Campania, quattro l’Abruzzo, tre il Lazio, una a testa la Sicilia, l’Umbria, il Veneto e la Toscana.

Si tratta in particolare, oltre a Petrito Colle Ducito di Gioia Sannitica, dei siti di:

Cava Baino (Casamicciola Terme, NA),

Battitelle (Cusano Mutri, BN),

Fosso delle Nevi (Durazzano, BN),

Toppo Pagliano (Montefalcone di Val Fortore, BN),

Calvano (Apice, BN),

Contrada Bolla (Solopaca, BN),

Capitorto (Casalduni, BN),

Contrada chiusa Barricelli (Santa Croce del Sannio, BN),

Sassinora (Morcone, BN),

Fruscio (Calvi, BN),

Sella del Corticato (Teggiano, SA),

Cavone Santo Stefano (Rotondi, AV),

Formulano (Villamaina, AV),

Civitella (Torrebruna, CH),

Fonticello (Colledimacine, CH),

Fosso Quercia La Serra (Montebello sul Sangro, CH),

Valle dei Dieci (Taranta Peligna CH),

Valesani Le Cese (Patrica, FR),

Monte Castellone (Monte San Giovanni Campano, FR),

Punta delle Monache (Vignanello, VT),

Penisola Magnisi (Priolo Gargallo, SR),

Vignavecchia (Gualdo Tadino, PG),

Area Sordòn (Venezia),

Le Porte (Isola del Giglio, GR).

Complessivamente restano 77 le discariche abusive sulle quali l’Italia proseguirà il confronto con gli organismi europei: 23 sono in Calabria, 14 in Abruzzo, 11 in Campania, 10 in Sicilia, 6 nel Lazio ed altrettante in Puglia ed in Veneto, 1 nelle Marche.

(Adele Consola)

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