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Ad Aversa il “Bianca D’Aponte” nel ricordo di Fausto Mesolella

Si è svolta ad Aversa la tredicesima edizione del Premio Bianca D’Aponte.

Insegnare alla gente la bellezza per fornirle un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà e per non far morire mai la curiosità e lo stupore”: Maria Cristina Zoppa, inviata di Rai Radio Live, co-conduttrice del concorso insieme a Chiara Morucci, ha aperto la prima serata leggendo la celebre frase di Peppino Impastato e parlando subito dopo di Fausto Mesolella che era stato il direttore artistico della kermesse nelle precedenti edizioni.

Da quest’anno infatti è stato intitolato a Fausto, morto il 30 marzo di quest’anno, il premio della critica del Premio Bianca d’Aponte, unico nel suo genere, in quanto è il solo concorso musicale in Italia riservato alla canzone d’autore al femminile.

Quest’anno la vincitrice è stata la 18enne salernitana Federica Morrone con il brano “Alice”. All’età di cinque anni ha partecipato allo Zecchino d’oro ed a otto ha iniziato lo studio del pianoforte. In qualità di pianista, dal 2009 ha ottenuto risultati lusinghieri in vari concorsi. Dopo alcune apparizioni televisive come cantante in erba, nel 2013 ha iniziato a scrivere canzoni e a partecipare a contest per cantautori.

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Il primo premio di questa edizione è stato decisamente corposo: un tour di 8 concerti in luoghi prestigiosi reso possibile secondo l’art.7 legge n. 93 del 1992 grazie ai fondi del Nuovo IMAIE, ovvero Istituto mutualistico artisti interpreti esecutori, più una borsa di studio di 1000 euro.

Il premio “Mesolella” della critica se l’è aggiudicato il duo partenopeo composto da Federica Ottombrino Marilena Vitale, in arte Fede ‘N’ Marlen, con il brano “Le cose restano lì” che, nel testo, si sofferma sul superamento del rapporto traumatico vissuto col proprio padre. Hanno portato a casa una borsa di studio di 800 euro più la partecipazione al Premio “Lunezia” 2018.

Federica Morrone si è aggiudicata anche la menzione per la miglior musica, mentre a Nòe da Menfi (AG) è andata quella per l’interpretazione con il brano “Manifesto di un giorno x” e a Marta De Lluvia da Recanati (MC) quella per il testo, con il brano “Mai abbastanza”.

La manifestazione è stata fitta di omaggi a Fausto Mesolella, a cominciare da quello del suo gruppo storico, gli Avion Travel, quando anche Fausta Vetere e Corrado Sfogli della Nuova Compagnia di Canto Popolare hanno ricordato con due brani il grande musicista casertano.

Sul palco del Bianca D’Aponte anche Kaballà che ha interpretato una propria canzone in siciliano scritta appositamente per lui ed Alessio Bonomo, offrendo così un duetto virtuale con Mesolella.

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Diversi sono stati i riconoscimenti esterni del contest: quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di un contratto discografico, se l’è aggiudicato Ilaria Mureddu da Torino, in arte Ima, con il brano “Il nostro universo”; quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio, Nòe; quello del Virus Studio, chiamato Premio “’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella), è andato invece a Patrizia Capizzi di Caltanisetta, con il brano “Meu jogo”che avrà a disposizione due giorni in sala d’incisione per realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti.

Il contest vedeva in gara anche: Marialuisa De Prisco da Gesualdo (AV), Francesca Marì da Taranto, Frida Neri da Fano (PU) e Francesca Romana Perrotta da Lecce.

Rachele Bastreghi dei Baustelle è stata la madrina della manifestazione quest’anno ed ha interpretato un brano di Bianca dal titolo “Non ci credevo più”, presente anche nel cd che come ogni anno è stato prodotto contenente tutte e canzoni in gara. Il ricavato della vendita di questo disco verrà devoluto ad Emergency, partner del concorso e presente con un suo delegato salito sul palco nella prima serata, ovvero Sergio Serraino, coordinatore del gruppo di Castel Volturno.

Dal suo esordio è stato istituito anche il concorso “Io sono un’isola” per dare alle giovani cantautrici che compongono in italiano o in un dialetto italiano un’opportunità per emergere nel mondo della musica, per creare un momento di incontro e di confronto, per fornire una vetrina indipendente alle cantautrici italiane emergenti.

Da segnalare infine che il Premio Bianca d’Aponte è ora anche “International” e, da quest’anno è, stato assegnato in collaborazione con la Fondazione Andrea Parodi, attingendo fra le artiste iscritte al Premio Parodi. La premiazione è avvenuta proprio durante il Parodi a Cagliari lo scorso 14 ottobre, consegnando alla brasiliana Daniella Firpo il Premio Bianca d’Aponte International.

Altra prestigiosa presenza del d’Aponte si avrà a Maranello, il prossimo 9 novembre, nel corso di una rassegna dedicata a Fabrizio De André che avrà come tema “De André e le donne”. A rappresentare il Premio ci saranno Claudia Angelucci, Erica Boschiero, Charlotte Ferradini e Francesca Incudine, vincitrici di passate edizioni della kermesse aversana.

(Laura Muratori)

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