Dopo il crollo di un muro adiacente all’arco di Diana Tifatina – sotto il quale si passa per accedere alla Basilica Benedettina di Sant’Angelo in Formis – la sezione casertana di Italia Nostra ha segnalato altri due episodi: il primo avvenuto a Teano e l’altro a Portico di Caserta.
A Teano sono crollati alcuni solai di un edificio storico nel centro della cittadina, in vicolo Tanzillo. Il vicepresidente di Italia Nostra, Maria Rosaria Iacono, ha segnalato la situazione sia al Comune, sia alla Soprintendenza per i beni culturali della provincia di Caserta. La preoccupazione della dottoressa Iacono è che questi tipi di crolli inducano ad abbattere palazzi storici, identificativi della nostra comunità, ed a costruirne di nuovi che “nulla hanno a che vedere con il contesto storico e sociale. Così perdiamo la nostra identità!“
A Portico di Caserta, il proprietario di Palazzo Nacca, un immobile ottocentesco sito in piazza delle Chianche, ha deciso di demolire lo stesso per costruire una nuova struttura. Il Palazzo è, o meglio era, particolarmente grazioso, perché fa angolo tra diverse strade dei Comuni di Portico e Macerata Campania e si affaccia sulla piazza con un’edicola votiva raffigurante immagini del Cuore di Gesù e di San Carlo Borromeo.
Il Palazzo è intriso di storia e di storie. Nelle sue cantine, durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, tanti cittadini maceratesi trovarono rifugio, condividendo momenti di ansia e terrore. Si narra, inoltre, che al suo interno un pioniere della lavorazione della mozzarella di bufala, don Peppe Di Matteo avesse avviato, sin dal primo dopo guerra, molti giovani maceratesi a questa attività. E’ quindi un luogo identificativo, che racconta chi siamo come comunità e popolo.
Soltanto l’intervento di un gruppo di cittadini e di associazioni ha scongiurato, almeno per il momento, l’abbattimento dell’edicola votiva.
( Francesco Capo )
