Cronaca Provincia di Caserta

“Mai Più Ilside”: Parlano gli attivisti denunciati

Sono passati nove mesi, cioè duecentosettanta giorni dall’incendio avvenuto lo scorso luglio al sito di stoccaggio Ilside a Bellona.  Nessuna bonifica è stata ancora avviata, nonostante la legge prescriva che questa operazione debba essere fatta in trenta giorni.

Il paradosso è che sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio undici attivisti del Comitato “Bellona Triflisco Mai Più Ilside” che si stanno battendo per le bonifiche. Tra di loro vi sono settantenni, giovani studenti e finanche persone che abitano a pochi metri dal sito di stoccaggio.

Il 29 novembre scorso gli attivisti del comitato, preoccupati per il mancato avvio delle operazioni di bonifica, si recarono al Comune di Bellona, nel giorno di ricevimento del sindaco Filippo Abbate, per chiedere l’accesso agli atti relativi al cronoprogramma delle attività da compiere. Questa iniziativa, costituente un diritto del comitato, venne diffusa sui social network e molte persone, sensibili al problema dell’Ilside, accorsero in Comune. Nell’attesa di essere ricevuti dal sindaco le forze dell’ordine identificarono alcune persone. La giornata si svolse comunque tranquillamente e il Comitato e i cittadini ottennero l’accesso al documento. Nonostante ciò, pochi giorni fa, sono arrivate le denunce.

Gli attivisti denunciati, nella conferenza stampa tenutasi il 10 aprile a Bellona, hanno annunciato che saranno difesi congiuntamente dagli avvocati Giovanni Merola, Pietro Romano e Giuseppino De Rosa. “Siamo ormai in un’Italia che ragiona alla rovescia – ha detto l’avvocato De Rosa – sono passati nove mesi e la giustizia è ancora impegnata a capire cosa sia successo realmente ad Ilside il 14 luglio scorso e ancora deve capire cosa è accaduto nel precedente incendio (quello avvenuto nel 2012, ndr). Di contro è stata velocissima quando si è trattato di contestare una pacifica manifestazione dei cittadini che si erano recati in Comune per interloquire con il sindaco e richiedere un documento. Più che di interruzione di pubblico servizio, si dovrebbe parlare di una attività meritoria dei cittadini di impulso ad un pubblico servizio” ha commentato l’avvocato.

Il Comitato ha indetto una manifestazione di protesta per sabato 14 aprile che partirà alle ore 15.00 da piazza Umberto I a Bellona.

Alcuni rappresentanti saranno ricevuti giovedì 12 aprile dalla Settima Commissione del Consiglio regionale della Campania, presieduta da Gennaro Oliviero.

La richiesta del Comitato è che il Comune emani una ordinanza in danno nei confronti della società Ecoterra, proprietaria del sito di stoccaggio. Questo atto consentirebbe alla Regione di sbloccare dei fondi per iniziare le bonifiche.

Dinanzi la Settima Commissione, i promotori del Comitato chiederanno perché la Regione non abbia ancora sollecitato il Sindaco all’emanazione di questa ordinanza oppure di un altro atto con cui il Comune chieda di essere sostituito nella gestione di questa vicenda da un commissario ad acta.

Intanto all’Ilside continuano le “fumarole” dei cumuli di rifiuti combusti che sono stati coperti con terra dai vigili dei fuoco. L’emissione di quegli sbuffi di fumi è dovuta al fatto che, sotto i cumuli di terra, i rifiuti continuano a bruciare e ad emettere sostanze tossiche come la diossina.

Il sito dell’Ilside è oggi privo di sorveglianza e contiene ancora migliaia di tonnellate di rifiuti che sono scampati all’incendio.

 

(Francesco Capo)

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