Cronaca Sport

Feriscono un familiare e D’Agostino lascia la Casertana!

La storia si ripete, soprattutto quando è “amara“…

Era il 10 settembre del 1974 e la Casertana, ritornata in serie C dopo un solo anno tra i cadetti, cadde nel baratro a seguito di una contestazione violenta ai danni del Presidente Giuseppe Moccia, l’imprenditore di Afragola che portò i rossoblù per la prima volta nella loro storia sportiva in serie B.

A fine di una partita al Pinto dell’esito negativo, Moccia fu fatto oggetto di violente contestazioni fino ad essere colpito addirittura dallo sputo in volto di alcuni pseudo-tifosi. Fu la goccia che fece traboccare il vaso!

Andò via subito da Caserta, abbandonando la Casertana al suo destino e non rimise mai più piede nella città della Reggia, neppure quando ben 17 anni dopo il Presidente Enzo Cuccaro lo invitò al Pinto per festeggiare la nuova promozione in B.

Oggi tocca al Presidente Giuseppe D’Agostino che, nonostante abbia salvato la Casertana da un fallimento annunciato, pagando tutti i debiti pregressi e salvando la permanenza in serie C, è stato fatto oggetto di una aspra contestazione al termine della partita persa dai rossoblù al Pinto contro la Reggina, reo di essersi illuso di aver creato una squadrone che invece stenta a decollare.

Questo il testo integrale del comunicato ufficiale rilasciato dalla Casertana F.C.:

“Alla luce dell’aspra contestazione che ha caratterizzato l’immediato post partita odierno e del vergognoso gesto che ha visto alcuni tifosi facinorosi colpire con una pietra un proprio familiare (NdR: il genero), successivamente trasportato in ambulanza in ospedale per le cure e gli accertamenti del caso, il presidente Giuseppe D’Agostino ritiene opportuno fare un passo indietro.

Nelle prossime ore il patron consegnerà il club nella mani del sindaco di Caserta avv. Carlo Marino, figura che potrà farsi da garante nella valutazione di possibili imprenditori intenzionati ad assicurare un futuro al calcio rossoblu”.

Nella speranza che nulla di grave sia successo al suo familiare, ci auguriamo, facendoci interpreti dei sentimenti della stragrande maggioranza della collettività locale, che l’imprenditore casertano Giuseppe D’Agostino, passato questo comprensibile e giustificato momento di disgusto, ritorni sulle proprie decisioni per amore della sua terra e dei suoi colori.

 

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