Cronaca Provincia di Caserta

Dalle violenze domestiche al “magnaccia”, dalle sigarette di contrabbando allo smaltimento illecito di rifiuti: tutti in manette!

Intensa e diversificata in questo fine settimana l’azione di controllo in provincia di Caserta da parte dell’Arma dei Carabinieri.

A Macerata Campania, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti del 45enne N.C., gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti contro familiari (art. 572 c.p.), estorsione continuata (artt. 81 cpv, 629 c.p.) e lesioni personali aggravate (artt. 582, 585 in riferimento agli artt. 576 co. 1 n. 5 e 577 co. 1 n.1), delitti consumati in danno dei genitori conviventi.

Il provvedimento cautelare giunge all’esito di attività investigativa svolta dall’aprile del 2019 ad oggi, indagine che ha permesso di accertare le violenze domestiche consumate dall’indagato.

In particolare, l’indagine trae origine dalla denuncia sporta ai Carabinieri dal padre di N.C. il cui contenuto ha trovato puntuale conferma nell’ambito di mirata attività di riscontro, avviata nell’immediatezza dei fatti attraverso l’escussione delle persone informate sui fatti.

È stato infatti accertato che il destinatario della misura cautelare, con più azioni ripetute nel tempo, ha minacciato di morte, ingiuriato e maltrattato i propri genitori costringendo in particolare il padre, anche attraverso violenza fisica, a farsi consegnare somme di denaro dell’importo di 5 o 10 euro.

Inoltre, in un’occasione, in preda ad un raptus d’ira irrefrenabile, per ottenere il denaro indebitamente preteso, ha scaraventato contro il padre un sacchetto della spazzatura cagionando a quest’ultimo lesioni personali giudicate guaribili in tre giorni .

Il G.I.P., concordando con la richiesta di misura coercitiva avanzata da quest’Ufficio, anche per quanto riguarda la valutazione di sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, ha disposto, nei confronti del citato N.C. la custodia cautelare in carcere.

A Marcianise i Carabinieri del Comando Stazione di Maddaloni  hanno tratto in arresto per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, il 34enne senegalese Makhtar FALL.

I militari dell’Arma, nel corso di mirati servizi di osservazione e pedinamento, hanno, in più circostanze, notato e controllato il Fall alla guida della sua autovettura con a bordo delle ragazze nigeriane dedite alla prostituzione.

A conclusione dell’ennesimo servizio di osservazione e pedinamento, l’uomo è stato bloccato dai carabinieri mentre accompagnava, con la suddetta autovettura, otto ragazze nigeriane lungo la strada provinciale 335 Marcianise – Maddaloni al fine di farle prostituire.

L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Ad Orta di Atella, i Carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Marcianise hanno tratto in arresto, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri,  il 69enne Antonio VERDONE, di Crispano (NA).

L’uomo, sulla strada provinciale 19 in tenimento del Comune di Orta di Atella, alla guida di un’’autovettura di piccola cilindrata, è stato fermato dall’equipaggio di un’autoradio subito dopo aver commesso un’infrazione al codice della strada.

Sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 700 pacchetti di sigarette di varie marche (200 Marlboro, 250 Monte e 250 Regina Rosse) per un peso complessivo di kg 14 circa, privi di contrassegno del Monopolio dello Stato.

L’arrestato è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

Infine a Riardo i militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Pietramelara, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto degli illeciti ambientali, hanno individuato in località “Monticello”, un fondo agricolo sul quale sono risultati smaltiti illecitamente un ingente quantitativo di liquami zootecnici, esuberando di gran lunga i quantitativi massimi previsti dalla normativa tecnica vigente ai fini di un corretto utilizzo agronomico.

L’area interessata, dell’estensione di circa 8600 mq, è stata sottoposta a sequestro preventivo ed il titolare dell’azienda zootecnica bufalina di produzione dei reflui zootecnici è stato deferito in stato di libertà per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi.

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