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I consiglieri di “Speranza” denunciano: rischio amianto a Caserta ove sono “all’orizzonte” nuove cementificazioni

Ormai quindici giorni fa, i Consiglieri di “Speranza per Caserta” hanno depositato una interrogazione nella quale si chiedeva, per l’ennesima volta,  all’Amministrazione Comunale di Caserta di spiegare alla città i motivi degli enormi ritardi nell’iter di approvazione del Piano Urbanistico Comunale, argomento avvolto da un silenzio quasi tombale da oltre due anni, dopo che nell’aprile 2017 ne fu approvata in “pompa  magna” la proposta.

Silenzio tombale rotto, qualche giorno fa, dalle dichiarazioni del capogruppo PD Andrea Boccagna, il quale – in una intervista rilasciata ad un sito di informazione online – ha affermato che si starebbe lavorando per “permettere, ad esempio, a quelle famiglie che hanno un appezzamento di terreno di poter realizzare una nuova casa per il proprio figlio”. A tale scopo, sarebbe in corso una non meglio dettagliata “interlocuzione con la Provincia per andare a rivedere il piano territoriale di coordinamento provinciale”, documento sovraordinato al PUC,per portare la possibilità di edificare nuovi alloggi almeno a 2000-2100 appartamenti”.

Ecco quindi forse spiegati i motivi per i quali non si arriva ancora ad approvare il Piano Comunale: bisogna rimuovere gli ostacoli del Piano Provinciale per poter procedere all’ennesima cementificazione di questa derelitta città!

( Francesco Apperti )

Siamo basiti, davvero non comprendiamo – commentano i Consiglieri Francesco Apperti e Norma Naim – come si possa ancora pensare a costruire un solo nuovo appartamento, consumando il poco suolo residuo sul territorio comunale, quando sono migliaia, ed aumentano sempre più, i vani sfitti, in centro e non solo. Non c’è crescita demografica, non c’è domanda, il centro urbano si sta spopolando e si vuole ancora costruire in periferia, magari sulle nostre splendide colline, che in una città senza servizi e senza trasporti significherebbe creare nuovi dormitori ed aumentare ancora di più il traffico cittadino?

Sono degli scellerati!

Il Presidente del Consiglio – concludono i Consiglieri di Speranza – convochi immediatamente il Consiglio Comunale consentendoci di denunciare tutto ciò ufficialmente e nella sede opportuna. Oppure, ancor meglio, si dimettessero tutti ed abbandonino tali insani propositi”.

Il tutto in una città ancora a rischio amianto.

Infatti l’8 maggio scorso gli stessi Consiglieri di “Speranza per Caserta” hanno presentato al Sindaco Carlo Marino ed agli Assessori Franco De Michele e Alessandro Pontillo un’altra interrogazione per chiedere se l’edificio in piazza Ruggiero, di fronte all’entrata secondaria del Palazzo Municipale, alle spalle del Palazzo de Franciscis, contaminato dalla presenza di lastre di amianto ondulate per oltre 1 Kmq, fosse di proprietà comunale, così come riferito da alcuni residenti.

Nonostante l’interrogazione non richiedesse una risposta scritta, ma la discussione in Aula nel primo Consiglio Comunale utile, il dirigente competente ha riscontrato sollecitamente la stessa limitandosi a dichiarare che “l’edificio non risulta di proprietà comunale”.

( Norma Naim )

I Consiglieri Naim ed Apperti, a questo punto, non si sono fermati ed hanno ripresentato una nuova interrogazione chiedendo all’Amministrazione Comunale se è stato effettuato il censimento obbligatorio degli edifici pubblici e privati contenti amianto, al fine di evitare rischi per la salute pubblica e tenere sotto osservazione costante ogni fonte di inquinamento di tutti i materiali contenenti amianto (MCA), libero o in matrice friabile, che devono essere  bonificati nelle forme di legge, previa predisposizione di un apposito Piano di Lavoro per la rimozione, il trasporto, lo smaltimento dei materiali e la messa in sicurezza dell’intero sito, al fine di evitare dispersione di fibre nocive per la salute pubblica.

Tanto perché all’Albo Pretorio on line non risulta pubblicata alcuna Ordinanza del Sindaco, massima Autorità sanitaria sul territorio di competenza, che dispone quanto richiesto dal Gruppo Consiliare e che, sembrerebbe, richiesto anche dagli organi istituzionali preposti, Regione Campania e ARPA Campania.

Chissà se – si chiedono i consiglieri – saranno ancora una volta così solleciti nel riscontrare questa nuova interrogazione. Il Gruppo Consiliare, da parte sua, attende con fiducia di poterla discutere in una seduta di Consiglio Comunale e di ricevere risposte appropriate su un rischio ambientale, quale la presenza di materiali contenenti amianto nel territorio comunale, esposti a imprevedibili e imprevisti eventi calamitosi”.

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