Cronaca Provincia di Caserta

Corruzione e concussione: arresti per il Sindaco di Trentola Ducenta Sagliocco e misure cautelari per 14 persone

Autorizzazioni amministrative rilasciate ad imprenditori in cambio di favori o assunzioni nelle loro aziende di persone indicate dalla politica.

E’ la principale accusa contestata al sindaco di Trentola DucentaAndrea Sagliocco, chirurgo oculista di 45 anni, in carica da appena un anno (giugno 2018), finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine della Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Francesco Greco.

I reati contestati sono “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, concussione, falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, peculato, favoreggiamento personale”.

Secondo il gip, da un lato c’erano le pressioni sugli imprenditori se non si piegavano al “sistema”, dall’altra una rete di imprese compiacenti che, pur di ottenere i lavori pubblici, accettavano di assumere persone indicate da funzionari e politici o di corrispondere altre “utilità”.

Agli atti c’è una serie di intercettazioni telefoniche, oltre al racconto di numerosi testimoni.

Tra le contestazioni, illeciti relativi agli affidamenti diretti ed alla violazione del codice degli appalti.

Quindici le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale Napoli Nord ed eseguite dai carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Aversa.

Oltre a Sagliocco, i militari hanno notificato la misura dei domiciliari all’avvocato Saverio Griffo, 44 anni, collaboratore di fiducia di Sagliocco.

Divieto di dimora in provincia di Caserta per:

Elena Bassolino, 51 anni, di Sant’Anastasia, responsabile dell’area Lavori pubblici del Comune;

Agostino Fabozzi, 61 anni, trentolese, dipendente dell’Ufficio tecnico comunale;

Mauro Felaco, 38 anni, di Casaluce, responsabile dell’area Urbanistica del Comune;

Giuseppe Melucci, vice sovrintendente della Polizia di Stato e consulente per la sicurezza del Comune;

Nicola Zagaria, consigliere comunale di maggioranza.

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per:

Giovanni Addario, imprenditore, 37 anni, di San Prisco;

Aurelio Costanzo, 36 anni, trentolese, imprenditore;

Raffaele De Caprio, 54 anni, dipendente comunale;

Salvatore De Marco, 53 anni, di San Marcellino, titolare di macellerie e ristoranti;

Saverio Fabozzi, 46 anni, imprenditore, di Aversa;

Luigi Letizia, 56 anni, imprenditore, di San Cipriano d’Aversa;

Luigi Lorvenni, agente della Polizia penitenziaria e candidato alle ultime amministrative;

S. M..

Una fitta rete di rapporti tra esponenti politici, tecnici e imprenditori locali, finalizzata al rilascio di autorizzazioni amministrative ed all’affidamento di lavori pubblici in violazione al codice degli appalti.

Secondo gli inquirenti, era in atto un sistema illecito sulla gestione degli affidamenti diretti, tramite un ostruzionismo amministrativo da parte di amministratori pubblici a danno di imprenditori vittime che, per evitare conseguenze negative sotto il profilo del rilascio di autorizzazioni amministrative, avrebbero ceduto alla richiesta di assumere persone indicate dagli indagati o di fornire “aiuti”.

Sarebbero emerse anche situazioni riguardanti imprenditori collusi che avrebbero fornito favori in cambio di autorizzazioni amministrative illegittime.

Per quanto riguarda i due esponenti delle forze dell’ordine coinvolti, Giuseppe Melucci, vice sovrintendente della Polizia di Stato e consulente per la sicurezza del Comune, secondo l’accusa avrebbe disattivato alcune microspie piazzate dagli investigatori negli uffici comunali. L’altro indagato, Luigi Lorvenni, agente della Polizia penitenziaria in servizio al carcere di Secondigliano e candidato alle amministrative 2018, avrebbe invece fatto da intermediario tra imprenditori collusi e amministratori comunali.

Il Comune di Trentola Ducenta fu già colpito qualche anno fa da un’altra indagine che aveva toccato l’allora sindaco in carica, Michele Griffo, finito in carcere con altri esponenti dell’amministrazione per un’inchiesta sulle infiltrazioni della camorra nel centro commerciale “Jambo”.

Appena gli è stata notificata la misura cautelare, Andrea Sagliocco ha rassegnato le dimissioni, irrevocabili, dalla carica di primo cittadino.

In una nota inviata alla segreteria generale dell’Ente, il medico oculista motiva la sua decisione con il fatto di volersi difendere in maniera libera e senza alcun condizionamento nel processo a suo carico, auspicando che l’autorità giudiziaria, nel minor tempo possibile, faccia chiarezza sulle vicende riguardanti l’inchiesta rispetto alle quali Sagliocco si ritiene del tutto estraneo.

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