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Separazione consensuale tra la Decò Caserta e coach Max Oldoini: quale futuro per la JuveCaserta?

Come anticipato dalla trasmissione di Radio PRIMARETE “Cestisticamente Parlando”, lo Sporting Club JuveCaserta Decò ha diffuso un comunicato con cui si rende ufficialmente noto di “…aver deciso di ritenere concluso con la fine della corrente stagione sportiva il rapporto di collaborazione con l’allenatore Massimiliano Oldoini.

La Decò Caserta esprime i sensi della sua più sincera ed affettuosa gratitudine a Max Oldoini per il lavoro svolto a favore della società e per aver fattivamente contribuito a riportare Caserta nel basket nazionale con un ruolo da protagonista, anche se privo di quei risultati che costituivano l’obiettivo del club.

Nell’augurare a Max Oldoini le migliori fortune professionali, così come merita per la sua preparazione tecnica e per la sua etica del lavoro, la Decò Caserta è sicura di poter sempre contare sull’affettuosità di un rapporto che continuerà a legare Max Oldoini alla società, alla città di Caserta ed ai sostenitori del basket casertano”.

A Max Oldoini, persona perbene e valente professionista, giungano anche i ringraziamenti ed i saluti affettuosi da parte della Redazione di Radio PRIMARETE, anche a nome di tutti gli sportivi casertani.

Quel Max Oldoini che continueremo sempre a considerare “uno di noi” visto il suo attaccamento alla nostra città, “…una città verso cui – scrisse poco prima della sfortunata avventura nei play-off – provo un senso di profonda appartenenza, una città che mi ha dato tanto sia sotto il profilo umano che professionale.” 

Cosa riserva ora il futuro al basket casertano?

La precoce, e assolutamente inopinata, eliminazione al primo turno dei playoff ha di fatto “narcotizzato” un ambiente a cui serve una scossa per poterlo programmare.

Certamente meritoria l’opera di sensibilizzazione del Club “Ornella Maggiò” che sta provando a risvegliare le coscienze, quantomeno sopite, di imprenditori e istituzioni.

Lunedì prossimo, alle ore 19.00, il Club ha invitato presso la sede del Tennis Club di via Laviano il Sindaco Marino, il presidente della Provincia Magliocca, Confindustria, Camera di Commercio e tutti gli appassionati per discutere della possibilità di rilevare quote della JC.

Nell’incontro si parlerà, in concreto, della possibilità di far rivivere il basket a Caserta subentrando in tutto, o in parte, all’attuale gestione e governance.

La situazione è ormai chiara ed inequivocabile: da un lato l’attuale proprietà, rappresentata da Antonello Nevola, che ha manifestato a più riprese, espressamente e senza remore, né retro-pensieri, di essere disposta a cedere quote se non l’intero pacchetto azionario della società; nel caso di una cessione parziale, Nevola si è detto disposto a cedere anche la presidenza della JC.

Dall’altro il Club “Ornella Maggiò” che è promotore di un nuovo modo (qualcuno direbbe “democratico”) di gestire la società di certo più gloriosa dell’intera LNP.

Di fatto una sorta di trust, stile Aquila Trento.

Il Club, allo stato, è in grado di garantire la necessaria serietà e terzietà di interessi, oltre ad una sana, disinteressata e calorosa passione, che non consente a nessuno di chiamarsi fuori prospettando i soliti alibi del “non entro perché c’è Iavazzi”.

Siamo giunti ad un punto in cui, come si suol dire, le chiacchiere stanno a zero: ora o escono fuori i tanto decantati imprenditori ed i cosiddetti politici (che in verità non hanno mai fatto la fila a Pezza delle Noci – nemmeno nelle ere Caputo e Gervasio -, se non per accrediti e biglietti omaggio…), oppure dobbiamo sperare che l’attuale proprietà sia disponibile ad ulteriori sacrifici economici che, peraltro, nessun medico le ha prescritto.

Anche il tifoso (e qui sappiamo di attirarci critiche) deve ripensare – non dimenticare perché è la nostra identità! – ai fasti del passato e rendersi conto che l’attuale Caserta, intesa come contesto socio-economico, non è riuscita nemmeno a garantire la partecipazione della Società dei Cedri alla Serie C Gold.

Rimanere quindi sull’Aventino a sottolineare con la matita rossa e bleu (non quella della Casertana, ma della maestrina che corregge sempre…), criticare per il gusto della polemica o de “l’avevo detto io”, secondo noi di Radio PRIMARETE non serve assolutamente a nulla, come hanno giustamente sottolineato anche gli amici del Club “Ornella Maggiò”.

Ci vogliamo trastullare nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini nella riedizione in salsa casertana dello “Iavazzi vattene” e “San Iavazzi”? Benissimo, però accantoniamo l’idea di poter tornare a contare nell’italico basket morente, rassegniamoci ad un futuro di mediocrità e prepariamoci ad andare a vedere il basket ad Avellino, a Napoli e chissà, forse, addirittura a Salerno.

Accantoniamo anche, se possiamo, lo sport in cui siamo “campioni olimpici” (e cioè le cufecchie da bar in stile libero) e proviamo, se siamo davvero una comunità, a stringerci attorno alla nostra JuveCaserta.

Nell’attesa che i famosi “imprenditori” ed i cosiddetti politici si facciano avanti (…non dimentichiamo che altrove i politici locali hanno contribuito fattivamente a salvare società come Cantù e Varese), l’attuale società ha comunque già predisposto tutti gli atti (pagamenti effettuati con conseguenti liberatorie al 31/5, adempimenti di bilancio eseguiti, ecc…) per poter iscrivere la squadra al prossimo campionato.

Quale? Beh, questo sarà il reale e concreto interesse del tessuto socio-economico a determinarlo.

Al momento tante le voci che però, per tutto ciò che abbiamo scritto, non trovano conferme.

Economicamente potrebbe essere certamente vantaggioso rilevare un titolo di A2, evitando dunque di spendere altri 7/800 mila euro per una B di alto livello che, come abbiamo visto, può avere comunque esiti infausti.

Di titoli però, al momento, ce ne sono pochi, se non addirittura nessuno: Legnano non ha ancora deciso se vendere o meno; Scafati aspetta di vedere cosa deciderà Longobardi (che vuole entrare nella Roma di A1); Imola resta un punto interrogativo, mentre Cagliari, da settimane (nonostante ciò che si scrive) si è legata a Torino nell’ambito delle sinergie anche lavorative dell’owner Stefano Sardara.

Peraltro le pretendenti non sono poche: di sicuro Napoli, Chieti e Milano 2, oltre ad almeno due perdenti dei playoff.

Venendo a noi, qualche dato certo c’è: dopo la separazione con Max Oldoini (per il quale non è stata dunque esercitata l’opzione di un altro anno), tra i nomi per la panca uno “caldo” pare sia quello del casertano Gennaro Di Carlo (retrocesso in B con Piacenza) che avrebbe però un biennale. A tanti piacerebbe l’ex Ciccio Ponticiello (legato a Palestrina), ma sono diverse le opzioni prospettate dagli operatori di mercato.

Per quanto riguarda il roster, probabilmente si ripartirà da un giocatore-simbolo come il capitano Biagio Sergio. Conferma possibile anche per Leo Ciribeni che, benché beccato da una sparuta parte della tifoseria dopo gara-3 con Nardò, ha comunque dato tutto in campo, e per l’under Valentini, che ha dimostrato di potersela giocare come quarto lungo. Di contro, non sarà esercitata l’opzione a favore della società per Bottioni, né sarà confermato Petrucci.

Ma la società aspetterà comunque di capire cosa potrebbe profilarsi dopo l’iniziativa del Club “Ornella Maggiò” e, dopo l’incontro pubblico di lunedì prossimo, comunicherà i propri programmi entro il 7 giugno, anche perché quest’anno, con l’inizio anticipato del campionato, è necessario muoversi per tempo.

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