Caserta Cronaca Sport

Chi ha vergognosamente cancellato il murales delle “Quattro Stelle” dalle mura del “PalaVignola”?

C’è notevole disappunto a Caserta, e non solo tra gli appassionati di basket, per l’avvenuta cancellazione del murales che cingeva l’intero “PalaVignola“, struttura pubblica di fatto “regalata” ad un privato e da questi utilizzata ai suoi scopi, situato nell’area ex-Saint Gobain.

In una città che abbisogna di altri, importanti ed urgenti interventi atti a migliorare decisamente la vita della nostra collettività, qualcuno ha “ben pensato” – si fa per scrivere! – di “ripulire” le mura della struttura sportiva senza neanche chiedere il permesso o almeno un parere all’Amministrazione comunale, proprietaria del bene collettivo.

Se questo fosse stato fatto, il “qualcuno” sarebbe stato quantomeno messo a conoscenza che quel murales, realizzato gratuitamente, era un doveroso e sentito omaggio al sacrificio di quattro sportivi casertani deceduti in un tragico incidente stradale.

Era il 9 novembre del 2008 quando la formazione giovanile Under 15 della JuveCaserta, a bordo di un pullmino, si stava recando a Potenza per una partita. Ma all’altezza di Buccino, in provincia di Salerno, persero la vita la dirigente Emanuela Gallicola, il vice allenatore della squadra Gianluca Noia, un giovane atleta e suo padre – Paolo e Gigi Mercaldo -.

Nel ricordo del loro sacrificio nacque la dizione Le Quattro Stelle” a cui fu intitolata una Fondazione per promuovere i valori dello sport e della solidarietà, quattro stelle che da allora campeggiano perennemente nel logo della JuveCaserta.

Lo Sporting Club Juvecaserta esprime il suo più sincero disappunto  – comincia così un comunicato diffuso dalla società casertana – per l’inopinata cancellazione dalle mura del Palavignola del murales che ha ricordato, nel corso del decennio appena trascorso, il sacrificio di quattro giovani casertani che hanno dato la vita in nome dello sport, del basket e della città di Caserta, i cui colori andavano a difendere sul campo di Potenza.

Un evento luttuoso – continua la nota – di cui ancora oggi sono vivi il dolore e la memoria. E se è vero, come affermava Malcom X, che “senza una memoria, l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore”, lo Sporting Club Juvecaserta auspica che il Comune, proprietario dell’impianto sportivo, voglia autorevolmente intervenire per riparare con immediatezza a quella che si spera sia stato soltanto un intervento determinato dalla scarsa conoscenza della storia cittadina.”

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