Cronaca Provincia di Caserta

“La Vita in Diretta” …dal carcere: in manette Casimiro Lieto, collettore a Caserta di numerosi incarichi “ad personam”

Continua a destare scalpore anche a Caserta e dintorni il “capitombolo” rimediato dal manager televisivo Casimiro Lieto, finito tra gli arrestati nell’operazione denominata “Ground Zero 2” della Guardia di Finanza sulle sentenze pilotate nella Commissione tributaria di Salerno.

Lieto – autore del programma di RAI2 ‘La domenica ventura‘ e in passato autore di ‘La prova del cuoco’ e ‘La vita in diretta‘ – è accusato di concorso in corruzione.

Un sistema consolidato che sembrava essere unicamente la punta di un iceberg ben più profondo“: così il Gip Pietro Indinnimeo ha tratteggiato nell’ordinanza l’intero sistema corruttivo.

All’interno di questo ingranaggio si inserisce anche il nome di Antonio Mauriello, già giudice tributario, attualmente membro del Consiglio Nazionale della Giustizia Tributaria a Roma.  Mauriello, secondo l’accusa ha più volte ha “ostentato rapporti e contatti con esponenti apicali della Lega Nord” che utilizzava per fare in modo che i giudici tributari di Salerno dessero seguito alle sue richieste. Lo ha scritto il gip nell’ordinanza, citando le dichiarazioni rese dal “giudice tributario corrotto Ferdinando Spanò“.

Dopo l’arresto dell’autore, la RAI – hanno fatto sapere da Viale Mazzini con una nota stampa – ha avviato l’iter per la risoluzione del contratto di collaborazione di Casimiro Lieto, 56 anni, originario di Avellino.

L’azienda di Stato è corsa dunque prontamente ai ripari rispondendo alle sollecitazioni dell’onorevole Michele Anzaldi, membro della commissione di vigilanza, il quale aveva invitato la RAI a dire subito cosa intendesse fare dopo la notizia dell’arresto di Casimiro Lieto. Il nome del giornalista ed autore TV è stato infatti al centro delle cronache televisive e politiche degli ultimi mesi in virtù della sua vicinanza a Elisa Isoardi e Matteo Salvini (entrambi del tutto estranei alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto Lieto). L’ascesa del capo della Lega al governo aveva determinato il circolare prepotente dell’indiscrezione di Lieto come possibile uomo di Salvini quale candidato alla direzione di RAI1 o RAI2.

Ben conosciuto a Caserta per essere stato curatore e manager di vari edizioni del “Settembre al Borgo” e delle “Leuciane“, Casimiro Lieto ha iniziato la sua carriera lavorando a Mediaset negli anni Novanta come inviato freelance per poi passare nel 1994 a Rai1 dove ha seguito la realizzazione di diverse edizioni del Festival di Sanremo, due edizioni di Pavarotti and Friends, Pavarotti InternationalPavarotti and Friends CountdownThe Best of Pavarotti and FriendsPavarotti and Friends Duets e Fronte del palco, otto edizioni del Premio Ischia, sette edizioni del Premio regia televisiva – Oscar Tv, due edizioni di Fratello Sole Madre Terra, cinque edizioni di Nel nome del cuore e collaboratore di diversi contenitori di Rai1 come Domenica In.

Lieto inoltre ha collaborato dal 2012 al 2014 con la testata giornalistica RAISport e, nello stesso periodo, è stato il capo progetto di “Ti ci porto io” per il network La7. Dal 2014 al 2016, sempre, ha realizzato in qualità di capo progetto per RAI3 le trasmissioni Kilimangiaro, Kilimangiaro Summer Nights, Kilimangiaro Mag, Il Borgo dei Borghi, Il posto giusto, L’erba dei vicini e due edizioni del Concerto del Primo Maggio. Dal 2016 ad oggi, sempre in RAI, è stato capo progetto di Buono a sapersiLa prova del cuocoLa Vita in Diretta e La Vita in Diretta Estate nonché responsabile dell’edizione di Miss Italia 2019.

Sulla vicenda, il gruppo consiliare di “Speranza per Caserta” ha diffuso il seguente comunicato:

L’arresto di Casimiro Lieto getta (ulteriori) ombre inquietanti sulla politica casertana. Fermo restando – è sempre bene ribadirlo! – la presunzione di innocenza, le intercettazioni audio e video già rese pubbliche dagli inquirenti lasciano trasparire quanto meno una indiscutibile ed oggettivamente inaccettabile connivenza tra il manager irpino ed i giudici.

Il nome di Lieto è stato per anni una costante come direttore artistico e dominus dei festival svolti a Caserta, in particolare Leuciane e Settembre al Borgo. Nessun collegamento diretto tra i fatti di Salerno e gli incarichi conferiti a Lieto dal Comune di Caserta, ma quantomeno è doverosa una riflessione sulla gestione, troppo spesso intrecciata, tra “simpatie” politiche e conferimento degli incarichi, artistici e non, con buona pace della trasparenza, della meritocrazia e delle pari opportunità.

Non è un mistero, infatti, che Lieto fosse vicino al centrodestra, tanto poi da continuare una brillante ascesa professionale fino a diventare produttore Rai ed essere proposto dall’ex vicepremier Salvini come direttore di Rai Uno.

L’autore televisivo Casimiro Lieto

Gli incarichi ricevuti a Caserta erano “intuitu personae”, senza alcun bando o avviso pubblico, e scatenarono fin dal 2013 le contestazioni dei Consiglieri di Speranza per Caserta che produssero anche una mozione insieme ai colleghi di opposizione per ottenerne la revoca e per effettuare modifiche al regolamento comunale per il conferimento degli incarichi. Mozione, manco a dirlo, bocciata.

In quella opposizione c’erano anche pezzi dell’attuale maggioranza, ma le cose non sono cambiate: ancora affidamenti diretti con distorsioni evidenti del codice degli appalti come, ad esempio, il caso dei 200mila euro elargiti senza bando ad un singolo produttore per l’organizzazione di “Comunalia 2017”.

Ciò ad ulteriore testimonianza – concludono i consiglieri di Speranza – del fatto che, ormai da due decenni, il governo della città segue le medesime logiche, al di là della leggera passata di vernice che si vuole far passare come “colore politico”. Personaggi in cerca di autore, politici in cerca del contenitore buono per poter continuare a portare avanti lo stesso modello di amministrazione, come testimonia l’ultimo caso del “gruppone” che si va formando, dai vari gruppetti di maggioranza, intorno alla nuova formazione politica renziana “Italia Viva”, nel più classico dei gattopardeschi “cambiare tutto, affinché nulla cambi””.

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