Caserta Cronaca Politica

Feste senza controllo, “Speranza per Caserta” accusa: “Casertani vittime di un’amministrazione fallimentare”

Le feste di Natale e il Capodanno hanno nuovamente messo in mostra tutta l’impreparazione della città di Caserta a fronte dell’oramai consueta invasione del centro storico per i cosiddetti “aperitivi” delle feste.

Niente da dire sulla tradizione di festeggiare in centro, ma, come al solito, il clima di serenità lascia il posto a disordini ed episodi di violenza inaudita.

Una 17enne è stata colpita in faccia con una bottiglia di vetro mentre un amico veniva picchiato da un gruppo di 10 coetanei nella centralissima piazza Margherita che, per vocazione e logica, dovrebbe essere il ‘salotto buono’ del capoluogo.

Niente di nuovo – dichiara Rosi Di Costanzo, presidente del comitato ‘Caserta Centro: no degrado, no movida selvaggia’ e componente del coordinamento di ‘Speranza per Caserta’ – per chi abita nel centro storico di Casertaqui la violenza trova terreno fertile grazie all’abuso di droghe, in vendita tranquillamente e quotidianamente tutti i giorni nei luoghi simbolo della movida, ed all’abuso che, soprattutto i giovanissimi, fanno dell’alcool senza che nessun argine venga posto, né a livello educativo, né a livello di ordine pubblico. Questo caos e questa violenza – conclude Di Costanzo – sono un problema che le istituzioni cittadine favoriscono con l’adozione di provvedimenti capestro come le ordinanze che hanno autorizzato una deroga delle norme di quiete pubblica non in precisate aree pubbliche da attrezzare e controllare per i festeggiamenti, ma sotto casa dei cittadini già avviliti tutto l’anno”.

Ancora più duro il coordinatore di ‘Speranza per Caserta’ Michele Miccolo: “In queste circostanze diventa evidente il fallimento completo delle istituzioni, incapaci di educare i giovani e le loro famiglie e, allo stesso tempo, incapaci di controllare il territorio. Il comune di Caserta e la sua amministrazione è allo sbando totale mentre vengono approvate ordinanze ridicole, vedi quella sui fuochi d’artificio, a garanzia della totale anarchia che rende possibile lo spaccio a 50 metri da Comune e Prefettura. Arrivati al 2020 dobbiamo solo constatare – conclude Miccolo – che nel centro storico del capoluogo si rischia la vita per gli aperitivi delle feste natalizie così come avviene abitualmente durante l’anno nell’ambito della cosiddetta movida selvaggia”.

( Comunicato Stampa )

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