Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Sequestro preventivo di beni per un milione e 200mila euro ai danni della “PROMOTEK” S.r.l. di S. Maria Capua Vetere

La Compagnia della Guardia di Finanza di Capua, su delega della Procura sammaritana della Repubblica, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni fino ad un valore soglia di un milione e 200mila euro avente ad oggetto le disponibilità finanziarie della “PROMOTEK S.r.l.”, società operante nel settore del commercio di articoli elettronici con sede operativa in Santa Maria Capua Vetere, nonché il patrimonio personale dei rappresentanti legali pro-tempore.

Il sequestro preventivo è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura, che ha proposto la misura cautelare reale all’esito della verifica fiscale svolta dallo stesso Reparto della Guardia di Finanza, conclusa con la denuncia dei titolari della società per i delitti di cui agli artt. 2 e 4 de1 D.Lgs. 74/2000.

Questi ultimi, infatti, si sono resi responsabili di aver indicato nelle dichiarazioni dei redditi relative agli anni 2016 e 2017 elementi attivi inferiori a quelli effettivi per circa un milione e mezzo di euro nonché costi fittizi derivanti da fatture per operazioni inesistenti emesse da società compiacenti per oltre centomila euro al fine di ridurre l’ammontare del reddito da tassare.

Dagli accertamenti svolti è, infatti, emerso che la “PROMOTEK S.r.l.” contabilizzava anche costi relativi ad acquisti di merce da una società — risultata essere evasore totale – assolutamente non inerenti rispetto al suo oggetto sociale (ad esempio pezzi di ricambio per bici) che poi rivendeva nella stessa giornata con una percentuale di ricarico minima, pari a circa l’1%, ma in completa evasione di imposta.

Tale meccanismo fraudolento ha consentito quindi alla società sammaritana di abbattere illecitamente il carico fiscale e di poter praticare sul mercato prezzi di vendita decisamente più competitivi così da contrastare i concorrenti onesti.

Considerato l’elevato valore indiziario degli elementi raccolti nel corso dell’attività d’indagine, veniva delegata alla Guardia di Finanza l’effettuazione di mirati accertamenti patrimoniali finalizzati all’individuazione delle disponibilità finanziarie della società nonché dei beni mobili ed immobili intestati e\o riconducibili ai suoi amministratori al fine di sequestrare il profitto della frode ed inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’evasione.

Il G.I.P., accordando la predetta richiesta, ha quindi emesso il decreto di sequestro preventivo fino a concorrenza delle imposte sottratte alle casse dello Stato.

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