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Tragedia sfiorata al Pinto: il comunicato della stampa sportiva regionale sdegna il Presidente D’Agostino e produce le dimissioni da fiduciario dell’USSI a Caserta di Lucio Bernardo.

A meno di 24h dall’atto delinquenziale perpetrato nella sala stampa “Mario Iannotta” dello Stadio “A. Pinto”, sono incalcolabili, come era facilmente prevedibile, i “danni di immagine” subiti, oltre che dalla stessa Casertana FC, anche e soprattutto dalla città di Caserta, considerato l’ampio risalto di cronaca che la vicenda ha prodotto sui vari mass-media locali e nazionali.

Sul campo delle indagini, nulla di nuovo da segnalare da parte degli inquirenti impegnati a dare volto e nome agli autori dell’aggressione, anche se sembra che “qualcosa” si sia già appurato.

Tiene banco invece il comunicato di condanna dell’accaduto diffuso dall’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) della Regione Campania che, come riferito in precedenza, ha destato sbigottimento e perplessità anche tra gli operatori dell’informazione.

In merito è prontamente intervenuto lo stesso Presidente della Casertana FC Giuseppe D’Agostino che, tramite il web ufficiale della società, ha reso pubblicamente nota una sua dichiarazione: “Quanto accaduto ha sorpreso tutti noi. La società – ha dichiarato – ha condannato l’atto perpetrato da ignoti in occasione della conferenza stampa in programma al Pinto. Dopo attimi di disorientamento, siamo rimasti tutti all’esterno dello stadio, scambiando anche qualche parola con alcuni giornalisti. Poco più tardi l’USSI Campania ha diramato una nota ufficiale, come giusto che sia”.

D’Agostino ha poi concluso: “Legittimo prendere le difese dei professionisti che fanno capo a tale categoria, giusto condannare l’accaduto, ma la chiusura del comunicato mi è apparsa fuori luogo. Proprio nella difesa di quel diritto di critica tanto invocato, un presidente, il cui operato viene sezionato e giudicato senza mezze misure, può sentirsi libero di manifestare il proprio pensiero relativamente a fatti e comportamenti di chi opera nel campo dell’informazione. Paventare, seppur lontanamente, un rapporto di causa-effetto tra le mie parole e quanto accaduto lo ritengo ingeneroso”.

E, in effetti, ci pare davvero difficile nel merito dare torto al patron rossoblù.

Ma lo sconclusionato comunicato dell’USSI ha prodotto anche una decisa e ferma “presa di distanze” da parte del collega giornalista Lucio Bernardo che, da ben 24 anni, rappresenta a Caserta e provincia la stessa USSI.

Cari Colleghi, l’increscioso episodio verificatosi ieri pomeriggio alla Casertana, mi ha particolarmente colpito – ha scritto Bernardo nella nota da lui inviata al Direttivo della stampa sportiva regionale – e mi spinge a rimettere il mandato fiduciario che mi avete accordato per 24 anni di seguito (dal lontano 1996 quando ebbi a riceverlo da Guido Prestisimone) quale vostro rappresentante dell’USSI a Caserta”.

Dimissioni quindi dall’incarico pluriventennale motivate da: “Ieri sera è stato diffuso un comunicato stampa che non è stato condiviso con il sottoscritto e che peraltro non ha trovato l’approvazione dei soggetti interessati perché sono stati fatti nomi e cognomi ed i colleghi giornalisti sui social hanno lamentato la presenza dei loro nominativi. In passato, per situazioni simili, mi sono sentito con il presidente regionale USSI Mario Zaccaria che, nutrendo fiducia nei miei confronti, mi ha sempre delegato a redigere in prima battuta un comunicato stampa che poi, prima di diffonderlo, ho sempre condiviso con lui, apportando di comune accordo le eventuali e dovute “correzioni”, laddove necessario”.

Bernardo conclude: “Ma la cosa più grave di quello che è successo ieri è la magra figura che lo scrivente ho fatto in quanto, mentre veniva diffuso tale comunicato (che – ripeto – non solo non è stato condiviso con me, ma neanche mi è stato fatto leggere prima di diffonderlo), ero all’esterno dello stadio Pinto, dopo l’accaduto, a colloquio privato con lo stesso presidente della Casertana”.

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