Approfondimento Cultura Provincia di Caserta

Il “Contratto di Fiume”, un ottimo strumento per salvaguardare e valorizzare il Volturno.

La stasi amministrativa che da settimane attanaglia la Giunta comunale di Capua sta bloccando anche alcuni progetti importanti per i futuro della città e del territorio, come quello del contratto per il fiume Volturno.

Alcuni mesi fa il sindaco Luca Branco ha avuto il merito di avviare il percorso in modo solenne, con un incontro nell’aula consiliare a cui partecipò anche Gennaro Oliviero (l’attuale presidente del Consiglio Regionale della Campania).

In attuazione di un apposita legge Regionale da poco varata venne anche proposto un Manifesto pubblico per chiedere l’adesione agli altri sindaci, ai vari enti ed associazioni.

Finora hanno risposto già diversi Comuni (da Cancello Arnone a Castel Morrone, da Caiazzo a Piana di Monte Verna, da Castelcampagnano a Castel di Sasso, da Formicola a Pontelatone), insieme con enti importanti come Il Consorzio Idrico e Unicampania, a cui si sono affiancate vari associazioni del terzo settore (da Legambiente alla Lipu, dalle Piazze del Sapere a Cconfeerdia ed altre ancora).

Come si legge nella delibera: “Il  Manifesto ha il fine di avviare un percorso partecipato e condiviso con i principali enti e soggetti portatori d’interessi del bacino del FIUME VOLTURNO, ovvero con  coloro che siano portatori di interessi in tema di salvaguardia delle acque del fiume Volturno, e di dare avvio ad un Comitato Promotore che conduca alla sottoscrizione di un “Contratto di Fiume Volturno”.

Si tratta di uno strumento che mira a raggiungere gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque  (2000/60/CE) e sulle alluvioni (2007/60/CE) supportando e promuovendo politiche ed iniziative volte a consolidare comunità fluviali resilienti, riparando e mitigando, almeno in parte, le pressioni dovute a decenni di urbanizzazione sregolata. Dal contratto possono discendere grandi opportunità per accedere a fondi regionali, nazionali ed europei.

E’ uno “strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale”.

Di fronte a questa partecipazione è giunto il momento che il Comune di Capua, che svolge funzioni di capofila, faccia il passo successivo, decisivo per l’avvio concreto del patto, con la convocazione delle istituzioni ed enti che finora hanno aderito per insediare il Comitato promotore.

Come sostiene il consigliere comunale di Piana di Monte Verna Andrea Mongillo (Presidente Confederdia Campania): “La strada del dopo emergenza Coronavirus può essere tracciata da un GREEN NEW DEAL che deve creare uno sviluppo economico locale che difenda e salvaguardi le risorse naturali dalle distruttive speculazioni. In questo scenario li “Contratto di Fiume” è a pieno titolo uno dei tanti percorsi virtuosi percorribili”.

Infatti, il fiume Volturno è una straordinaria risorsa per il nostro territorio e gli interventi prioritari devono riguardare la depurazione delle acque, la realizzazione di opere che mitigano gli effetti di alluvioni, opere di canalizzazione a scopo irriguo, realizzazione di spazi dedicati esclusivamente alla ricerca scientifica ed alla conservazione della straordinaria quantità di biodiversità del nostro bacino fluviale, la realizzazione di spazi per attività ludico sportive e di divulgazione scientifica (piste ciclabili, impianti di pesca sportiva, impianti di canottaggio, musei del fiume e sale proiezione documentari, ecc.).

Tutto ciò è realizzabile anche con la collaborazione dei singoli cittadini che attraverso “PATTI DI COLLABORAZIONE”, eccezionale strumento di partecipazione condivisa, possono contribuire alla manutenzione delle infrastrutture realizzate attraverso il Contratto di Fiume Volturno.

Va sottolineato che questo strumento è molto usato in Francia, Belgio e Spagna, in Italia troviamo Contratti di fiume in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna dai quali esportare buone pratiche e politiche che valorizzino la risorsa fiume. Esso si fonda sulla partecipazione e sulle competenze che offrono le varie comunità locali.

Con questo strumento e con il progetto che verrà proposto alla Regione Campania per i finanziamenti, il Fiume Volturno potrà essere valorizzato come sicuramente merita, essendo il fiume più lungo del Sud Italia, essendo di vitale importanza per l’agricoltura e l’ambiente, essendo una riserva ricchissima di flora e fauna (airone, martin pescatore, falco pescatore, cicogna, gallinella d’acqua,  gambero di fiume, carpa, tinca, cavedano, barbo, alborella, pesce persico, pesce gatto, trota, scardola, carassio, anfibi e rettili) assolutamente da tutelare e preservare dall’inquinamento, dalla devastazione  e dall’estinzione ed  avendo una grande rilevanza storica per la provincia di Caserta e l’intera Italia.

Pasquale Iorio            Le Piazze del Sapere

Andrea Mongillo        Confederdia

Matteo Palmisani        LIPU

Gianfranco Tozza        Legambiente 

Condividi!