Cronaca Provincia di Caserta Sindacato

Esclusi dai bonus, i lavoratori agricoli in presidio questo sabato dinanzi la Prefettura di Caserta

Questo sabato 10 aprile alle ore 9.30, i lavoratori e le lavoratrici del comparto agricolo, esclusi da ogni forma di sostegno, scendono in piazza per chiedere a gran voce al Governo tutele e maggiore attenzione.

Come Fai Cisl, Flai Cgil ed Uila Uil Caserta” dichiarano i tre segretari provinciali Maria Perillo, Igor Prata e Gaetano Laurenzachiederemo che finalmente le istituzioni nazionali tutelino anche i lavoratori agricoli. Quelle lavoratrici e quei lavoratori che l’ultimo anno di crisi pandemica ha dimostrato essere essenziali per l’intero sistema paese, come già accade per altri settori produttivi”.

( Maria Perillo – Fai Cisl )

Saremo in presidio davanti la prefettura di Caserta per portare sui territori la mobilitazione nazionale partita lo scorso 31 marzo. Sarà una manifestazione importante per la nostra Provincia perché ben 15.000 braccianti sono esclusi da dai bonus e dai sostegni“.

( Igor Prata – Flai Cgil )

Chiediamo – hanno aggiunto i rappresentanti sindacali –  la garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019; il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; più tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali e eventi distruttivi”.

( Gaetano Laurenza – Uila Uil )

Chiediamo inoltre  – concludono Perillo, Prata e Laurenza – che venga riconosciuta la ‘clausola sulla condizionalità sociale’ per fare in modo che i contributi europei vadano solo alle aziende che rispettano i contratti e la legge, e che si ponga un argine al tentativo di semplificare ulteriormente  l’uso dei voucher in agricoltura, che gravi ricadute ha sulla tutela dei diritti dei lavoratori. Infine rivendichiamo la necessità di rinnovare rapidamente i contratti provinciali di lavoro agricoli, bloccati ovunque, e il rinnovo del contratto collettivo nazionale per la forestazione. La tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori più deboli è fondamentale per la ripresa del paese e l’uscita dall’emergenza”.

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