Cronaca Politica

Condannato in Appello a 10 anni di carcere Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia ed ex coordinatore regionale del Pdl Campania

Fosse già entrata in vigore la cosiddetta Riforma Cartabia, questo processo sarebbe uno di quelli già morti.

Invece si è arrivati alla sentenza d’Appello con cui i giudici hanno condannato per concorso esterno in associazione mafiosa Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia ed ex coordinatore regionale del Pdl Campania.

Il processo è quello relativo al consorzio Eco4, deputato alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti in diversi comuni del territorio casertano.

Ed i giudici d’appello hanno anche inasprito la condanna emessa in primo grado il 17 novembre 2016 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere quando Cosentino fu condannato a 9 anni di carcere (ne erano stai chiesti 16 anni) e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica.

Oggi, contro una richiesta di condanna a 12 anni da parte della Procura generale di Napoli, i giudici hanno sentenziato per 10 anni di reclusione.

Cosentino è stato, ancora una volta, riconosciuto come il referente politico nazionale del clan camorristico dei casalesi con il quale l’ex sottosegretario avrebbe stretto un patto di ferro per ottenere appoggio elettorale in cambio di un contributo ai camorristi.

Ed il “contributo” fu quello di far vincere la gara d’appalto nel 1999 ai fratelli Orsi, imprenditori ritenuti vicini al clan Bidognetti, gara indetta dal Ce4, consorzio di 20 Comuni del casertano: fu proprio Cosentino a permettere ai fratelli Orsi di associarsi al consorzio creando la società mista Eco4 che ottenne poi affidamenti diretti.

Parte importante, se non determinante, hanno svolto le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che gli avvocati difensori dell’ex-sottosegretario hanno tentato a più riprese di dimostrarne l’inattendibilità.

Nicola Cosentino è stato già condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione per aver corrotto un agente della polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano allo scopo di introdurre in cella generi alimentari, vestiti e un ipod. Condannato, nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta “P3”, anche a 10 mesi per diffamazione e violenza privata nei confronti dell’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.

Ma Nick ‘o mericano (questo il soprannome di Nicola Cosentino) è stato invece assolto in via definitiva dalla Cassazione (che ha rigettato il ricorso della procura generale) nel processo cosiddetto “Carburanti“ e, ultimamente, in quello denominato “Il principe e la scheda ballerina“ ove era accusato di tentativo di reimpiego di capitali illeciti (costruzione di un centro commerciale voluto dal clan camorristico dei Casalesi).

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