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Presentato nella “colonia” di Caserta il cartellone ufficiale della quinta edizione di «Un’Estate da BelvedeRe»

Qualità, ripartenza e rete con il territorio. Sono queste le tre parole chiavi utili a definire la quinta edizione di «Un’Estate da BelvedeRe», la kermesse estiva organizzata tra le storiche mura del Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, presentata nella sala giunta del Comune di Caserta.

Otto eventi in cartellone a cui presto potrebbero aggiungersene altri.


«Sono molto orgoglioso – ha commentato Massimo Vecchione, direttore artistico di Un’Estate da BelvedeRe – di quanto abbiamo realizzato. Lo dico senza giri di parole: il nostro è un cartellone di eventi che non ha nulla da invidiare a nessuno. Anzi, il nostro lavoro è iniziato in un periodo ancora buio per il nostro Paese, quando tutti erano fermi in attesa di sapere il destino degli eventi in base all’andamento epidemiologico del coronavirus. Io e il mio staff abbiamo creduto sin dal primo momento nella possibilità di un ritorno alla normalità e, forse proprio grazie al nostro cauto ottimismo e alla nostra coinvolgente passionalità, siamo riusciti a chiudere le serate con ospiti apprezzati da tutti, non solo in Italia, ma anche all’estero».

Si parte lunedì 5 luglio con lo spettacolo «Che coppia noi tre» che vedrà in scena l’impareggiabile trio Stefano De Martino, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni.

Si prosegue, poi, il 22 luglio con i The Paradox featJeff Mills e J Phi Dary.

Il 23 luglio è Massimo Ranieri il protagonista del palco di Un’Estate da Belvedere.

Conclude il ciclo di eventi del mese di luglio, Niccolò Fabi il 26 luglio.

A settembre, si torna con la grande musica al Belvedere con tre attesissimi ospiti: Apparat il 2 settembre, Guè Pequeno il 5 settembre e, a chiusura del festival, lo show di Peppe Iodice.

«Se siamo riusciti a realizzare tutto questo in un momento così tanto difficile per tutti – ha concluso Vecchione – lo devo soprattutto a chi ha creduto in noi ed ai tanti sponsor che non ci hanno mai fatto mancare il contributo e supporto alle attività».

Alla presentazione del cartellone era presente il sindaco di Caserta, Carlo Marino, l’assessore con delega agli Eventi, Emiliano Casale, e l’assessore con delega alla Cultura, Lucia Monaco.

«È evidente che in un momento così tanto difficile per tutti – ha detto il sindaco – il nostro compito come amministrazione è quella di promuovere il più possibile iniziative come queste. Abbiamo in programma diverse iniziative parallele e complementari rispetto a quelle organizzate con Un’Estate da BelvedeRe, perché oggi più che mai è importante fare sistema con il territorio. Avere qui a Caserta artisti così importanti ci consente di crescere sulla scena degli eventi regionali e non solo».

Il Comune di Caserta che ha offerto il patrocinio gratuito al festival, ha predisposto una serie di servizi per migliorare da un lato il comparto logistico che interessa gli spettatori del festival, e dall’altro limitare al massimo i disagi che potrebbero avere i cittadini residenti in quelle zone.

«Abbiamo sposato pienamente dando la nostra massima fiducia a Massimo Vecchione ed al suo progetto – ha affermato l’assessore Emiliano Casale – perché comprendiamo quanto le limitazioni dovute alla pandemia abbiano influito negativamente sull’economia di interi settori. Quello degli eventi è uno di questi e noi siamo in prima linea, al fianco degli imprenditori casertani coraggiosi, per spianargli la strada aiutandoli e sostenendoli ove possibile. Con questo spirito accolgo con particolare piacere il fatto che la risposta del pubblico alle proposte in cartellone sia stata notevole e oltre le più rosee aspettative. C’è voglia di normalità».

I biglietti per gli spettacoli sono ancora disponibili presso i rivenditori autorizzati ticketone.it e go2.it, ma per molti eventi è stato già registrato il sold out.

Fin qui l’ufficialità!

Peccato che manchino completamente in questa rassegna gli artisti casertani, da quelli più noti agli emergenti, il che testimonia l’esatto contrario di quanto affermano gli organizzatori e cioè che questo “…festival ha raggiunto l’ambizioso risultato di rilanciare il territorio di Caserta facendolo in maniera intelligente e in sinergia con il territorio”.

Guardando bene questa rassegna si nota invece subito che se fosse stata organizzata a Caserta – come in effetti è stata! – o, invece, in una qualsiasi cittadina della Campania, non ci sarebbe stata alcuna differenza.

Anzi, visto che gli organizzatori sono napoletani, gli artisti sono in massima parte napoletani, i media partner sono napoletani, sarebbe stato meglio per loro organizzarla nel napoletano: allora sì che avrebbero davvero realizzato una sinergia con il territorio circostante.

Così come è, a noi di Radio PRIMARETE ci appare solamente il solito trito e ritrito tentativo di colonizzare un territorio sfruttando la bellezza e la notorietà di un palco come quello del Belvedere di San Leucio.

Insomma, un “pacchetto precostituito usa e getta” da piazzare …e, quel che è peggio, con i nostri amministratori che purtroppo continuano ad essere colpevolmente complici.

Poi ci meravigliamo se Caserta ed il suo territorio cadono sempre più giù nelle classifiche nazionali sulla cultura e qualità della vita…

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