Caserta Cronaca Politica

Il Comune di Caserta delibera nuovi impianti di rifiuti a “Lo Uttaro”. Il Com.E.R.: “Decisione sbagliata. L’area deve essere ancora bonificata. Il Comune ritiri la delibera e spinga per la bonifica”

L’area vasta di Lo Uttaro attende ormai da anni la messa in sicurezza e la bonifica, ma l’amministrazione comunale di Caserta fa finta di non saperlo e, con la delibera n. 23/2022, adottata dalla giunta lo scorso 10 febbraio, approva uno studio di fattibilità per la realizzazione, proprio a Lo Uttaro, di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata.

Non entriamo nel merito del progetto e della tipologia di impianto, ma ci stupisce e ci preoccupa la scelta di localizzarlo nella cosiddetta “area vasta”, ed in particolare sul piazzale retrostante l’ex sito di trasferenza (dove per anni sono state stoccate senza protezione migliaia di tonnellate di rifiuti che hanno rilasciato significative quantità di percolato nella confinante cava Mastroianni) e sulla ex discarica ACSA, un invaso colpevolmente abbandonato al suo destino che continua a rilasciare in atmosfera pericolose esalazioni di biogas e che, come tutte le discariche, è, con ogni probabilità, interessato da fenomeni di subsidenza, che potrebbero mettere in pericolo la stabilità dei manufatti da realizzarvi.

Ma di tutto ciò non vi è alcuna traccia negli atti approvati dalla giunta casertana che, anzi, si affrettano ad affermare che sull’area individuata non sussistono vincoli di alcun tipo.

Eppure il Piano regionale rifiuti della Regione Campania raccomanda che, ad ogni livello di progettazione di nuovi impianti di rifiuti, vada accertata la compatibilità delle proposte localizzative rispetto ai siti inquinati individuati nel Piano Regionale di bonifica e che ciò debba avvenire in particolar modo con riferimento ai precari equilibri tra le componenti ambientali che caratterizzano le aree definite come “aree vaste”.

Gli amministratori di Caserta, invece, non si sono posti alcun interrogativo sulla necessità di portare prima a compimento quel processo di messa in sicurezza e di bonifica dei siti in questione e dell’intera area per il quale sono stati stanziati negli anni vari milioni di euro e per il quale a marzo 2021 è stata aggiudicata la gara per la progettazione della messa in sicurezza della falda acquifera, inquinata ed oggetto di diverse ordinanze dei Sindaci della zona, tese a vietarne l’uso sia a scopo agricolo che per il consumo quotidiano.

Eppure nelle scorse settimane proprio il Comune di Caserta, che in “area vasta” ha progettato di realizzare anche un edificio scolastico, ha affidato, su richiesta dell’ARPAC, con la determina dirigenziale n. 281 del 15/02/2022 un incarico per la redazione di un piano finalizzato alla bonifica del sito su cui dovrebbe sorgere il plesso scolastico, senza la quale non potrà portare a termine i lavori.

Ci chiediamo ancora perplessi come sia possibile che i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, non abbiano fatto sentire la propria voce su una tale decisione della giunta, anche in considerazione del fatto che già l’8 novembre 2011 il consiglio comunale di Caserta, all’unanimità, e quindi in parte anche con il voto di chi oggi continua a sedere nell’assise consiliare e in giunta, abbia deliberato che, in ragione dello stato di compromissione delle matrici ambientali, a Lo Uttaro non si sarebbero potuti allocare altri impianti di rifiuti.

Come è possibile che ad ottobre 2021 sia stato approvato un accordo con la Regione Campania per la messa in sicurezza della discarica “Ecologica Meridionale” per un importo di circa 8 milioni di euro e, pochi mesi dopo, si decida di allocare altri impianti di trattamento rifiuti nella medesima area vasta nella quale nel frattempo sono stati aggiudicati lavori di bonifica e di messa in sicurezza?

Non possiamo consentire che la riqualificazione ambientale di un’area così ampia e martoriata del territorio cittadino sia ancora una volta subordinata ad altre scelte che ne impedirebbero o limiterebbero l’attuazione.

Tanto più se la stessa sarà destinata ad ospitare anche un nuovo edificio scolastico.

Come Comitato chiediamo al Comune di Caserta di ritirare la delibera del nuovo impianto e di mettere in atto tutte le attività necessarie per ottenere finalmente, con il contributo determinante dei soggetti attuatori, la messa in sicurezza e bonifica dell’area.

In caso contrario agiremo in tutte le sedi competenti affinché i cittadini non siano costretti a subire le conseguenze di una decisione sbagliata ed a sopportare ancora per anni le conseguenze ambientali e sanitarie della mancata bonifica.

E infine chiediamo che il Comune ritiri la disponibilità ad accogliere nell’area di Ponteselice, sempre vicino alle abitazioni di una larga conurbazione urbana ed a 500 metri dalla reggia vanvitelliana, il previsto impianto del biodigestore, anche alla luce dei 61 punti di chiarimenti e/o integrazioni richiesti dalla regione Campania.

Com.E.R. Comitato Emergenza Rifiuti )

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