Caserta Cultura

Caserta per l’Ucraina: tutti gli artisti casertani sul palco del “Teatro Comunale” per manifestare il dissenso contro la guerra

Si terrà sabato 2 aprile, nel Teatro Comunale “Costantino Parravano” di Caserta, un megaevento di solidarietà ad ingresso libero a favore dell’accoglienza nel territorio casertano dei profughi ucraini scappati dal conflitto, che avrà inizio alle ore 17.00 ed andrà avanti fino a notte fonda.

Sono un’ottantina gli artisti che hanno aderito e si esibiranno in forma del tutto gratuita per aiutare la Caritas e la Chiesa Ucraina radicata in città.

A presentare l’evento in una apposita conferenza stampa è stato il sindaco Carlo Marino: “Ieri sono arrivati altri 52 ospiti e li chiamo così auspicando possano tornare presto nella loro terra. Venerdì ne arriveranno altri 100. Il comune ha organizzato presso la caserma Garibaldi e poi presso l’Aeronautica un primo approccio, dove ci sono Caritas e la Chiesa Ucraina che, insieme all’ASL, con screening necessari, si sono adoperate per offrire aiuto. Il tema dei minori, anche alcuni non accompagnati, è stato affrontato assieme al  tribunale dei minori di Napoli e Salerno. Dobbiamo rispettare le procedure per dare risposte certe per l’assistenza, ma anche per offrire un’abitazione. Con l’associazione albergatori siamo pronti ad aprire l’accoglienza a queste famiglie. L’evento al Teatro Comunale il 2 aprile per l’Ucraina e soprattutto per auspicare la pace si colloca all’interno di un progetto di solidarietà. 15 giorni fa abbiamo ospitato 15 artisti ucraini, ripreso da RAI 1: un grande successo. Lo spirito è di costruire, nei colori dell’arcobaleno con l’arte e la cultura, uno stare insieme in comunità, il tutto nelle diversità. Sono già una ventina di anni che ucraini ed ucraine vivono stabilmente nella città di Caserta: infatti risultano 1500 ucraini con permesso di soggiorno che lavorano e sono ben integrati;  sono soprattutto donne, con figli diventati grandi. Questa la prima migrazione, legata al lavoro di badante, ma in un secondo tempo le donne sono state raggiunte dai mariti. Quindi una comunità già anche organizzata sia in diverse associazioni per tutelare i diritti dei migranti (indicizzate in google), sia nella chiesa di padre Ihor Danylchuk, che ha raccontato le sofferenze della sua gente, sottolineando i crimini di guerra perpetrati dalla violenta aggressione della Russia. I minori di domenica si vedono nell’istituto dei salesiani per imparare la lingua d’origine della famiglia, l’ucraino, prima erano ospiti alla scuola De Amicis. Alcuni bambini sono nati in Italia e non hanno avuto occasione di parlare l’ucraino scolastico”.

In merito alcuni insegnanti presenti in sala hanno manifestato la preoccupazione per la lingua: infatti si spera che i bambini possano essere aiutati a imparare l’italiano velocemente in quanto catapultati improvvisamente in classi ove hanno ovvie difficoltà ad interagire.

Per quanto poi riguarda l’accoglienza e l’assistenza temporanea dei profughi ucraini, è stato altresì sottolineato che le  associazioni di categoria Confcommercio, Confindustria e Confesercenti hanno sottoscritto una convenzione con la Regione Campania – allegata all’ordinanza numero 2 del 16 marzo 2022 – con la quale si sono  impegnate ad accelerare le procedure per fornire alloggio e assistenza ad una tariffa congrua e calmierata che tenga conto del contesto emergenziale.

L’accordo prevede un costo di 60 euro a persona con pensione completa e di 35 euro con trattamento B&B. Per i bambini, al di sotto dei 10 anni, la tariffa è ridotta del 50%. Sarà la Regione a sostenere i costi attraverso fondi già disponibili.

A tal proposito, le strutture che intendono candidarsi ad ospitare, possono contattare la Confcommercio allo 0823-608608 o inviare un whatsapp al 3669543262 e comunicare il numero di posti letto che si rendono disponibili.

E poi intervenuto l’assessore alla cultura Enzo Battarra che ha esordito dicendo che, se la cultura governasse il mondo, non ci sarebbe la guerra: “Scoprire che c’è stato un grande sentimento di comunità da parte degli artisti è stato bello. Non nascondiamo che ci sono state numerosissime richieste per partecipare, anche dopo che avevamo chiuso il programma. La guerra ci sta facendo scoprire meglio la cultura ucraina rinsaldando le relazioni tra noi, e questo è un  segnale di pace importante. L’impegno sarà anche di aiutare la popolazione in grande difficoltà nell’accogliere. Molte famiglie si sono offerte anche per i minori non accompagnati e ne siamo stati lieti.  Spero che resti alta l’attenzione alla promozione di eventi  sulla pace, sia nel mondo della scuola, che nella cultura in genere”.

Presenti molti attori, cantanti, musicisti, assieme ai due organizzatori sono Rino Della Corte per il coordinamento artistico e Gianni Genovese per la produzione esecutiva, solo per citare alcuni dei presenti nella corposa locandina.

Sul fronte nazionale e internazionale continuano i negoziati, i bombardamenti mietono vittime, i due belligeranti si lanciano accuse, le popolazioni sono allo stremo.

Alcuni civili partono per essere accolti in Europa, donne coi figli ritornano al paese d’origine per stare accanto ai loro mariti reclutati per la difesa del territorio, altre sono stuprate e uccise.

L’opinione pubblica in Italia è divisa tra interventisti e pacifisti, ma dividerli così sarebbe  semplicistico in quanto la situazione è più complessa, dato che le controversie riguardano non solo le armi inviate, ma anche la richiesta di No fly zone, la partecipazione ai negoziati per una mediazione che porti alla pace, la gestione dei milioni di profughi che si riverseranno nei paesi confinanti, la crisi economica causata prima dal covid e poi dalla guerra che ha portato alla necessita di diventare autonomi per il fabbisogno energetico.

La paura della guerra, minacciata nelle ultime ore, sembra però solo uno spauracchio lontano.

Dopo il colloquio del premier ucraino con Israele (con non poche polemiche sui riferimenti all’olocausto non graditi), si attende il collegamento col nostro paese ed il parlamento italiano si spacca sulla presenza prevista alla Camera del premier Zelensky via cavo.

Molti rappresentanti di partito non sono d’accordo e accampano pretesti per non partecipare. Altri apertamente palesano il dissenso sulla politica dell’Italia nello scacchiere internazionale, talvolta subalterna alle scelte della Nato, essendo favorevoli ad una spesa che possa risolvere soprattutto i problemi sanitari e non invece per un aumento continuo delle spese militari stanziate negli ultimi tempi.

Intanto il comune di Caserta ha predisposto per mercoledì 30 marzo un tavolo di confronto sull’emergenza Ucraina in programma alle ore 11.00 presso la Sala Giunta di Palazzo Castropignano.

L’incontro rappresenta l’occasione per fare il punto della situazione in merito alle iniziative che la rete delle associazioni di volontariato sta mettendo in campo in aiuto ai profughi ucraini arrivati a Caserta e per coordinare le future iniziative della rete solidale finalizzate all’accoglienza di nuovi profughi ucraini in città.

( Nadia Marino)

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