Caserta Cronaca

Violazione dell’ordinanza sindacale 40/16: atto di violenza “per convenienza” ai danni di animali nel Rione Tescione a Caserta

E’ accaduto a Caserta: tal N.P. segnalava all’Asl la presenza di 5 gattini in uno scatolone nei pressi di un condominio.

Il dr. Ruggiero dell’Asl di Caserta, dopo aver spiegato che la procedura di attivazione del numero verde regionale è dedicata solo al caso di animali feriti o malati, chiedeva al segnalante se vi fosse  la presenza di altri gatti nei pressi dello scatolone, in quanto era probabile che i gattini avessero una madre. Il segnalante sosteneva di essere un passante e che non vi era presenza di altri gatti.

L’Asl attivava il servizio di recupero e allertava l’associazione “Nati Liberi” al fine di verificare se sul posto vi fosse la presenza di una colonia non controllata. Una volontaria dell’associazione si recava sul posto proprio al momento dell’arrivo dell’operatore della ditta incaricata dall’Asl per il recupero.

La scena che si presentava agli occhi della volontaria era straziante: una mamma gatta, disperata, tentava di recuperare i cuccioli dallo scatolone in cui erano stati messi, per riportarli al sicuro. L’operatore addetto al recupero tentava di far capire agli astanti presenti che è vietato separare i gattini dalle madri e che sarebbe stato meglio lasciare i cuccioli lì.

Gli astanti presenti, tutti condomini del Palazzo sito in via Fratelli Correra n. 9 nel rione Tescione a Caserta, aggredivano verbalmente l’operatore sostenendo che i gatti dovevano essere immediatamente allontanati. L’operatore, a malincuore, prelevava i gattini (che hanno poco più di 20 giorni e che necessitano di essere allattati) tra i lamenti disperati di mamma gatta. La volontaria sul posto protestava per il gesto criminale, senza riuscire a suscitare alcuna pietà negli astanti.

Questa la dichiarazione della Presidente dell’associazione “Nati Liberi“, avv. Alessandra Pratticò: “La sistematica violazione dell’ordinanza sindacale n. 40/16, che prevede espressamente il divieto di separare i gattini dalle madri e di prelevare gatte con prole dal territorio, è un atto criminale che va perseguito. Dopo numerose telefonate e informazioni acquisite nella giornata di ieri, ho ottenuto elementi sufficienti a provare che il sig. N.P. è stato indotto da qualcuno che non gradiva la presenza dei gatti nel condominio a separarli dalla madre, fingendo un ritrovamento in strada. Questo gesto non resterà senza esito in quanto l’ordinanza sindacale n. 40/16 è stata emanata proprio per tutelare i gatti liberi sul territorio cittadino e per garantire la corretta gestione delle colonie feline. Intanto abbiamo dovuto sistemare i gattini prelevati dall’Asl presso le abitazione private di due volontarie in quanto il rifugio municipale non è strutturato per l’accoglienza di gatti così piccoli. Simulare una situazione di abbandono per privare mamma gatta dei propri cuccioli non è solo un reato, ma è soprattutto un atto eticamente deplorevole, al quale non possiamo restare indifferenti.

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