Caserta Cronaca

Rubati ben 48mila euro dalla cassa dell’ufficio anagrafe del Comune di Caserta in orario di apertura al pubblico

Di male in peggio! Saccheggiata la cassaforte dell’ufficio anagrafe del Comune di Caserta. Ad essere stati rubati, i soldi provenienti dalla cassa delle carte di identità elettroniche. Il bottino racimolato dai malviventi è stato di ben 48mila euro.

Presumibilmente quei soldi dovevano essere versati in banca per liberare la cassaforte. Una questione di sicurezza necessaria soprattutto a seguito di altri furti che hanno interessato gli uffici comunali.

L’audace colpo dei soliti ignoti è andato in scena in pieno orario di ricevimento pomeridiano del pubblico ed è stato scoperto da un dipendente comunale.

È accaduto nell’edificio di via San Gennaro ex Caserma Sacchi – ora denominato Palazzo dei Vescovi – che ospita gli uffici dei settori Anagrafe del Comune di Caserta.

La scoperta è avvenuta alle ore 15.00 di giovedì 21 luglio quando l’addetto allo sportello stava aprendo gli uffici al pubblico. Però si è accorto che la porta era aperta e rotta.

Una volta dentro, si è accorto dell’assenza dei soldi dalla casa. L’operatore ha allertato le forze dell’ordine e sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato e della Municipale.

Ancora da accertare se anche stavolta siano state rubate anche carte di identità. Alcuni mesi fa dall’ufficio anagrafe erano state rubate solo carte di identità; stavolta il ladro o i ladri hanno preferito fare il “colpo grosso”.

Nell’ufficio mancano telecamere di sorveglianza per cui non sarà facile alla Polizia di Stato – che indaga – identificare il responsabile e/o i responsabili.

Sono scandalizzato per l’ennesimo furto perpetrato negli uffici comunali dell’Anagrafe – ha affermato il consigliere comunale di opposizione Pasquale Napoletano – stavolta in orario antimeridiano, in presenza del personale lì impegnato. Un danno economico di 48mila euro che si aggiunge a quelli precedenti. Quanto è il danno complessivo finora – chiedo al sindaco Carlo Marino ed al Dirigente Salvatore Massi? – senza che non sia stato operato alcun accorgimento, nemmeno banale, per avversare i continui furti”.

“Al tempo del PNRR, al tempo dell’innovazione digitale – tutti temi contenuti nel perseverante blaterare dell’amministrazione comunale – siamo a questo. Non ci sono i certificati anagrafici nelle edicole, come annunciato e promesso prima delle Elezioni Comunali dal sindaco Marino. Non c’è un sistema di pagamento – con PAGOPA o con un semplice bancomat – come avviene ormai anche nei chioschi degli acquafrescai. Non è stato mai stabilito che ogni somma contante eventualmente incassata debba ogni giorno essere trasferita alla Tesoreria Comunale tramite un semplicissimo versamento al bancomat.

Nulla di tutto questo – conclude Napoletano –  che proverebbe a fare anche un bambino dell’asilo. E ora, avanti così, in attesa del prossimo furto”.

In conclusione, stavolta non scriveremo che il Comune di Caserta è allo sbando …perché in realtà la situazione è di gran lunga peggiore!

Condividi!