Cultura Provincia di Caserta

“Montagna Italia”: il progetto “Potiam” del Gal Alto Casertano si piazza settimo a livello nazionale. Obiettivo: il rilancio del turismo montano del Matese.

Il Ministero del Turismo ha approvato e finanziato per 2 milioni di euro “POTIAM”, il progetto di “Promozione dell’Offerta Turistica Integrata dell’Area del Matese” presentato dal Gal (Gruppo di Azione Locale) Alto Casertano nell’ambito del bando Montagna Italia, promosso per la valorizzazione del patrimonio montano nazionale e finalizzato alla promozione dell’offerta turistica integrata delle aree montane, con l’obiettivo di migliorare la specializzazione e laqualificazione del comparto nonché di incoraggiare gli investimenti per accrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica del settore.

Il progetto POTIAM si è classificato settimo nella graduatoria nazionale che finanzia solo 16 proposte di intervento selezionate in tutta Italia e tese al rilancio del turismo montano italiano, attraverso adeguamenti infrastrutturali, pianificazione e promozione dei prodotti turistici in ottica di sostenibilità.

Forte di 30 anni di attività in tema di condivisione di obiettivi, capacità di analisi e progettazione “partecipata” in ambito LEADER, il Gal Alto Casertano, da motore e artefice dello sviluppo promosso dal basso e dai territori, ha saputo creare un partenariato pubblico-privato che mette insieme, grazie al lavoro di coinvolgimento di sindaci e presidenti svolto nei mesi scorsi dal coordinatore Pietro Andrea Cappella, gli 8 comuni di San Gregorio Matese, Castello del Matese, Letino, Gallo Matese, Piedimonte Matese, San Potito Sannitico, Prata Sannita, Sant’Angelo d’Alife, il Parco Regionale del Matese, la Comunità Montana “Zona del Matese”; le 6 associazioni non profit Ardea Aps, Il Più Gran Bene Possibile, Sci Club Fondo Matese, Asd Matese Raiders Club, Asd Parapendio Le Streghe e Cittadinanzattiva Aps – Matese; infine, le 6 aziende agricole e turistiche del territorio Matese Discovery di Amedeo Santomassimo, Morus Alti Campi srl, società agricola Matese Ranch di Iuliano Maria Immacolata e C. s.s., società cooperativa Falode, Matese Capital srl e la ditta individuale Liberato Loffreda.

POTIAM mira, nel prossimo triennio, alla valorizzazione del territorio del Matese nei suoi aspetti culturali e paesaggistico-rurali, attraverso un orientamento strategico integrato ed innovativo tale da rafforzarne l’identità naturalistico-culturale e l’immagine, in quanto radicata su realtà fattive esistenti.

Il progetto si fonda su un’idea di turismo evoluto che riesca a incorporare quegli aspetti tradizionali della cultura locale capaci di fare la differenza, miscelando le cosiddette “icone di memoria” e le identità locali con aspetti innovativi per ciò che riguarda fruizione, tutela e spettacolarizzazione del patrimonio ambientale e rurale.

L’idea progettuale intende intercettare diversi target turistici, tra cui turismo naturalistico e turismo verde, turismo invernale, turismo scolastico, turismo rurale e turismo esperienziale, attraverso la realizzazione di un bosco in azione, di una via ferrata, di una scuola di parapendio, dello sci di fondo, di un circuito acqua & neve, di un’area Hot spot Wi-Fi, di punti IAT (PIAT), di un’adeguata formazione, di un albergo diffuso, di un maneggio al servizio di ippoterapia e di attività con persone fragili, l’attuazione di eventi quali Matese Country, di un percorso enogastronomico, di azioni di promozione e, infine, l’utilizzo delle nuove tecnologie in campo turistico.

Gli interventi e gli obiettivi di POTIAM consentiranno di strutturare un sistema integrato di offerta turistica capace di accrescere l’attrattività e la competitività dell’area del Matese sul mercato interregionale e nazionale. Obiettivo generale dell’intervento, infatti, è rafforzare e accrescere l’attrattività del Matese a partire dalle eccellenze esistenti, coniugando attrattività, fruibilità e comunicazione e favorendo una fruizione interrelata tra tutte le risorse presenti nell’area”, ha dichiarato il presidente Manuel Lombardi, tra i primi a cogliere l’importanza del bando Montagna Italia assieme al coordinatore Pietro Andrea Cappella.

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