Provincia di Caserta

Il territorio dell’Alto Casertano è salubre: lo dicono le api

Alla fine la tanto attesa dichiarazione è arrivata.

Il professore Antonio De Cristofaro, Responsabile Scientifico del Progetto C.A.R.A. Terra, lo ha detto in maniera inequivocabile: “Nei territori bio-monitorati dalle api non sono state rilevate presenze di inquinanti in quantità tali da costituire pericolo per la salute delle persone, né tantomeno in grado di pregiudicare la sicurezza delle produzioni agroalimentari locali“.

Presso lo storico Istituto Agrario di Piedimonte Matese “A.Scorciarini Coppola”, alla presenza di amministratori locali, imprenditori, studenti e semplici cittadini, in una sala gremitissima, sono stati presentati i risultati del primo anno di attività del Progetto CARA Terra. Il bio-monitoraggio ambientale progettato dal CoNaProA, il consorzio casertano di apicoltori, sostenuto dal GAL Alto Casertano e patrocinato dalla Coldiretti Caserta.

Il progetto, vincitore del Premio Nazionale Oscar Green 2014, prevede l’utilizzo delle api del CoNaProA per monitorare l’ambiente. Ogni alveare funge da vera e propria “sentinella del territorio” ed è in grado di vigilare sull’ambiente in un raggio d’azione di 7 chilometri quadrati. Un metodo infallibile affidabile e completo quello del bio-monitoraggio ambientale attraverso le api anche e soprattutto perché riesce a fornire una stima sugli effetti combinati di più inquinanti. I comuni dove attualmente si trovano le centraline di bio-monitoraggio sono: Piedimonte Matese, Piana di Monte Verna (2), Vairano Patenora, Teano, Caianello, Galluccio, Capriati a Volturno, Mignano Monte Lungo, Marzano Appio.

Un’equipe di ricercatori di due Università (Federico II di Napoli, del Molise), di società specializzate (Koinè) unitamente agli apicoltori del CoNaProA, con il coordinamento del personale del GAL Alto Casertano, hanno giocato di squadra, realizzando un progetto che è andato molto al di là delle attese. Le oltre tre ore di relazioni presentate hanno dato il senso dell’imponente lavoro che è stato svolto sul territorio in dodici mesi di attività. Milioni di prelievi (da parte delle api), campionamenti ogni dieci giorni (da parte degli apicoltori), centinaia di analisi chimiche (da parte dei ricercatori), ore ed ore passate ad interpretare i dati e dare loro un significato compiuto, l’applicazione sperimentale della tecnologia dello Scanning Electronic Microscopy abbinata alla Electronic Dispersion Spectroscopy per l’analisi delle api finalizzata alla ricerca delle polveri atmosferiche (il quarto studio al mondo, in tale direzione), alla fine  hanno prodotto i risultati che tutti speravano: nell’Alto Casertano, allo stato attuale, ci sono i presupposti per valorizzare le produzioni locali e l’ospitalità rurale.

Lo dicono le api, con la garanzia del mondo universitario. “Se lo dicono le api, ci possiamo fidare”, ha dichiarato molto soddisfatto il professore Pietro Andrea Cappella, coordinatore del GAL e convinto sostenitore del progetto, garantendo, altresì, che il GAL Alto Casertano è impegnato ad assicurare continuità al Progetto anche per i prossimi dodici mesi. Giulio Federici, direttore della Coldiretti Caserta, invece, ha sottolineato l’importanza di questi risultati per l’economica locale e come questi possano essere utilizzati come innovativi strumenti per dare nuova spinta e vigore alle imprese che operano nell’agroalimentare e che rappresentano, a tutt’oggi, una fetta rilevante della società alto-casertana.

Alla fine dell’incontro, Riccardo Terriaca, direttore del CoNaProA e vera anima del progetto CARA Terra, ha presentato la “versione 2.0” del bio-monitoraggio, che rappresenta la sintesi delle affermazioni del professore Cappella e del direttore Giulio Federici. La garanzia delle api a disposizione delle imprese agroalimentari, come leva di competitività sul mercato. “L’obiettivo di “CARA Terra:versione 2.0” è la creazione di una attestazione di salubrità ambientale che rassicurando, con dati oggettivi, trasparenti e misurabili, i consumatori sulla sicurezza degli ambienti di produzione, vuole contribuire, unitamente alla qualità dei processi produttivi assicurati dalle singole aziende, a consolidare la competitività dei prodotti agroalimentari dell’alto casertano, consegnando una leva di differenziazione innovativa ed efficace”, ha chiosato Terriaca, ringraziando alla fine, tutti i soci-apicoltori del CoNaProA che in questo progetto ci hanno creduto, lo hanno partorito, accudito, investendoci anima, cuore e… fatica.

(Adele Consola)

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