Aversa

Decimato clan camorristico “Zagaria”: 24 arresti, sequestrato centro commerciale “Jambo”

Ventiquattro persone fermate ed un centro commerciale sequestrato, il Jambo di Trentola Ducenta.

Un nuovo colpo al clan camorristico dei casalesi tra cui l’attuale sindaco di Trentola Ducenta (attualmente irreperibile assieme ad altre 3 persone in fuga) Michele Griffo e l’ex sindaco Nicola Pagano.

Sono stati i carabinieri del Ros e la Squadra Mobile di Caserta ad eseguire 24 delle 28 ordinanze di custodia cautelare emesse al termine di complesse indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.

E’ molto strano che quattro indagati non si siano fatti trovare” ha detto il sostituto procuratore della Dda di Napoli Catello Maresca. Il magistrato non ha voluto però confermare l’apertura di un fascicolo sull’eventuale fuga di notizie sebbene sia forte il sospetto che qualche “spiffero” vi sia stato.

I reati contestati agli indagati sono associazione a delinquere di stampo camorristico, concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, estorsione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio, truffa e turbata libertà degli incanti.

Fulcro dell’inchiesta è il centro commerciale Jambo che, dal momento dell’apertura ad oggi, ha aumentato il suo valore a dismisura, passando da circa 2 miliardi di lire agli attuali 60 milioni di euro.

Secondo quanto ha scritto il gip, questo sarebbe stato possibile grazie ai soldi della camorra ed alla forza imprenditoriale di Michele Zagaria (nella foto), capo della potente fazione del clan camorristico dei Casalesi arrestato il 7 dicembre del 2011, che metteva  a disposizione del centro commerciale terreni e strutture per i successivi ampliamenti, grazie al coinvolgimento dei suoi uomini. Ed insieme, uno spaccato del vasto mondo di intrecci tra economia dei colletti bianchi e politica che permette il riciclaggio dei soldi della criminalità organizzata.

In questo contesto i Fratelli Falco, che sulla carte sono i proprietari del centro commerciale, sono in realtà delle marionette nelle mai dei boss.

Massima attenzione è stata puntata anche sulla costruzione di uno svincolo proprio nei pressi del centro commerciale che, per la Dda, sarebbe stato realizzato per favorire l’afflusso di clienti al Jambo. Si tratta del bando di gara per la costruzione dello svincolo sulla strada statale 265, detta “dei Ponti della Valle”, che parte da Benevento ed arriva a Caserta. Non solo a costruirlo è stata il clan di camorra, dicono i pm antimafia napoletani, ma lo ha fatto anche non rispettando i parametri minimi di sicurezza, creando grossi rischi per la circolazione. Proprio grazie alle indagini svolte sulla costruzione dello svincolo si è potuto accertare il dominio del clan camorristico sulle amministrazioni locali.”I politici esercitavano le loro funzioni pubbliche in modo da soddisfare, specie nel settore delle licenze edilizie e degli appalti, le richieste provenienti da Zagaria” ha scritto  il gip nell’ordinanza. In cambio, il clan di camorra li sosteneva al momento delle elezioni.

Anche le quote societarie della Cis Meridionale Srl, società proprietaria del Jambo, sono state ritenute dal Gip come rinconducibili a Michele Zagaria, definito reale dominus dell’iniziativa economica. Lo stesso boss, infatti, si incontrava con i dirigenti del Jambo per delineare le strategie imprenditoriali del centro commerciale, decidendo anche quali partner commerciali far entrare all’interno della struttura.

Una struttura interamente controllata dall’ex boss attualmente in galera tanto che, secondo quanto si apprende da un collaboratore di giustizia ritenuto affidale dallo stesso gip, gli uffici privati del Jambo erano utilizzati per incontri tra Michele Zagaria (quando era ancora latitante) ed i vertici del clan  di camorra, nonché con molti imprenditori ed esponenti politici.

Appena appresa la notizia, il prefetto di Caserta Arturo De Felice ha sospeso dalla carica il sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo (L’ente comunale sarà ora retto dal vice-sindaco Giuseppe Coppola) ed il consigliere comunale Nicola Picone, entrambi coinvolti nell’inchiesta: Griffo è stato raggiunto da un ordine di carcerazione, mentre Picone dalla misura restrittiva del divieto di dimora nella Regione Campania.

Ecco i nomi degli coinvolti nell’ambito dell’operazione congiunta di carabinieri e polizia:

Gaetano Balivo, imprenditore

Silvestro Balivo, imprenditore

Oreste Blasco

Carlo Bianco

Luigi Cassandra

Bernardo Cirillo

Vincenzo Conte

Raffaele De Luca

Giuseppe Diana

Luigi Diana

Vincenzo Di Sarno

Alessandro Falco, imprenditore, amministratore del centro commerciale Jambo

Giovanni Garofalo

Giuseppe Garofalo

Michele Griffo, sindaco di Trentola Ducenta

Giuseppe Inquieto

Maria Carmen Mottola

Antonio Munno, architetto (Ndr: cognato dell’ex-senatore e componente della Commissione nazionale Antimafia Lorenzo Diana)

Pasquale Pagano

Giuseppe Petrillo

Nicola Pagano, ex-sindaco di Trentola Ducenta

Nicola Picone, consigliere comunale di Trentola Ducenta

Vincenzo Picone

Giuseppe Tessitore

Tommaso Tirozzi

Carmine Zagaria

Michele Zagaria

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