Lo ha scritto il “New York Times”, uno dei più grandi e famosi quotidiani al mondo: c’è anche un casertano nella lista dei 25 migliori attori degli ultimi 20 anni, lista stilata dal giornale della “Grande Mela” a conclusione del primo ventennio del XXI secolo.
E’ – all’anagrafe – Marco Antonio Servillo, ma popolarmente conosciuto semplicemente come “Toni”, nato ad Afragola (NA) il 25 gennaio del 1959, ma casertanissimo d’adozione avendo vissuto fin da giovanissimo nel capoluogo di “Terra di Lavoro”.
Poliedrico attore cinematografico dai mille volti ed altrettante interpretazioni, ma vera e proprio “bestia da palcoscenico” in Teatro ove ha mosso i primi passi e spesso torna, rendendo sempre più evidenti le sue alte capacità interpretative.
Una lista, stilata dai critici A.O. Scott e Manohla Dargis, che si apre con Denzel Washington e si chiude con Gael García Bernal, ma che guarda ben oltre Hollywood, relegando un superbo settimo posto a Toni, dinanzi ad attrici/attori del calibro di Julianne Moore, Michael B. Jordan, Sônia Braga o, addirittura, Catherine Deneuve.
“Servillo, con la sua bella faccia segnata dalle rughe e l’impeccabile eleganza, evoca – secondo gli autori della classifica – una versione più solida della ‘farfalla sociale’ che Marcello Mastroianni fu nella Dolce vita. Come un attore shakespeariano che affonda nella maestà e mostruosità di re antichi o immaginari, Servillo cattura la stravagante umanità e il profondo mistero di uomini che vivono per piegare il mondo alla loro volontà. Ma anche la loro solitudine”.
Identificato come l’attore prediletto dal regista premio oscar Paolo Sorrentino, Toni Servillo viene definito addirittura come il suo “Avatar” tramite il quale – sempre secondo i critici – il regista ha potuto indagare nella corruzione e nell’ipocrisia.
In questo periodo di grande preoccupazione segnato dalla pandemia dilagante, questo riconoscimento conferito all’attore casertano rappresenta davvero un grande vanto ed una immensa gioia per una collettività casertana a cui invece è riservata una sorte avara di lodi e soddisfazioni.