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Quale sarà il “destino” degli ex ospedali covid di S. Maria Capua Vetere e Maddaloni? Chiesto un incontro urgente dalla CISL

Con il deciso miglioramento della situazione di emergenza sanitaria finora sofferta, grazie anche alla diffusione della prevenzione vaccinale, si è pressoché fermata la curva dei contagi.

Ciò comporta che i reparti Covid, allestiti in precedenza, cominciano a chiudere.

A questo punto ci si chiede però cosa accadrà in quelle strutture ospedaliere dell’ASL Caserta che si erano completamente dedicate all’accoglienza dei pazienti Covid.

Per chiedere spiegazioni in merito, in particolare sulla “sorte” a cui sono destinate le  strutture ospedaliere di Santa Maria Capua Vetere e di Maddaloni, la Cisl Caserta ha pertanto inviato una lettera aperta, a firma del segretario provinciale con delega alla sanità Nicola Cristiani,  ai Direttori Generale, Amministrativo e Sanitario dell’ASL Caserta Ferdinando Russo, Amedeo Biasiotti e Marco De Fazio, oltre ad altri dirigenti della stessa azienda.

Questo il testo:

Stante la graduale e inarrestabile diminuzione dei contagi e dei ricoveri ospedalieri per Covid19 e, considerata la preoccupante riduzione dell’offerta sanitaria per prestazioni di ricovero ordinario e di attività ambulatoriali e territoriali di altre branche, si chiede di conoscere quali programmi e iniziative sono in procinto di essere adottate per salvaguardare le attività delle Strutture Ospedaliere di Santa Maria Capua Vetere e Maddaloni nonché il personale in esse incardinato.

Per quanto rappresentato, la scrivente O.S. chiede alla SS.VV. un urgente incontro per discutere e conoscere quali azioni di riorganizzazione questa azienda intenda adottare per rilanciare le attività di assistenza e cura non Covid.

Nelle more del predetto incontro, si chiede – conclude la nota sindacale – di sospendere qualsiasi iniziativa di mobilità del personale che potrebbe seriamente pregiudicare le sorti dei predetti Ospedali”.

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