“L’era Carlo Marino” si chiude nel modo più vergognoso mai subito dalla Città di Caserta.
E’ trapelato infatti da Roma che, a conclusione della riunione del Consiglio dei Ministri tenutasi oggi pomeriggio dalle ore 18, il governo, accogliendo la proposta del Ministero degli Interni Matteo Piantedosi, ha sciolto l’amministrazione comunale di Caserta ed il consiglio per infiltrazioni camorristiche.
Nella stessa seduta, il Cdm ha deliberato lo scioglimento per mafia anche dei comuni di Aprilia (Lazio), Badolato e Casabona (Calabria).
Nel ricordare che dallo scorso 8 agosto a Caserta era arrivata una apposita commissione di accesso nominata direttamente dal Viminale, va riferito che non ancora si conoscono le motivazioni che hanno determinato lo scioglimento del consiglio comunale in quanto nulla è trapelato su quanto poi relazionato al Ministro da parte degli ispettori inviati nel capoluogo casertano.
Va sottolineato altresì che, secondo quanto previsto dalle normative vigenti, dopo che il governo ha formalmente approvato la proposta di scioglimento presentata dal Ministro dell’Interno, la decisione definitiva spetta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che la renderà esecutiva solo emettendo un apposito decreto a sua firma.
Se così sarà, si conclude in modo davvero inglorioso l’esperienza amministrativa del sindaco, avvocato Carlo Marino (che è anche l’attuale presidente dell’Anci Campania), rieletto nel 2021 per il secondo mandato.
Quel che purtroppo è certo che, dopo due dissesti economico-finanziari (il primo con Pio Del Gaudio a “primo cittadino“, il secondo con lo stesso Carlo Marino) e addirittura un terzo finora evitato “per un soffio” (compromettendo in modo esiziale la capacità dell’ente a svolgere le funzioni essenziali ed erogare i servizi ai cittadini) e la ben nota vicenda che ha recentemente portato agli arresti dell’assessore Massimiliano Marzo, dei dirigenti comunali Franco Biondi e Giovanni Natale con il dipendente Giuseppe Porfidia nonché alle dimissioni dell’ex-vicesindaco Emiliano Casale), la collettività casertana è costretta ora a subire anche l’onta di uno scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni camorristiche
E pensare che – ironia della sorte! – Marino nel 2015, quando fu sciolta la giunta Del Gaudio, così scrisse sulla sua pagina FB:
Invece, altro che “via maestra“: mai così in basso! Che squallore!