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Celebrato a Caserta ed in Campania l’ottantesimo anniversario del 25 Aprile, Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo

Il 25 Aprile, Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo, è stato festeggiato anche in Campania con diverse manifestazioni.

A Caserta vi è stata in mattinata la cerimonia commemorativa dinanzi al Monumento ai Caduti organizzata dalla Prefettura e dalla Brigata Bersaglieri “Garibaldi“. Deposta una corona d’alloro da parte del Prefetto di Caserta Lucia Volpe, accompagnato dal Commissario Straordinario del Comune di Caserta Antonella Scolamiero, dal Presidente facente funzioni della Provincia Marcello De Rosa e dal Comandante della Brigata Garibaldi Gen. Daniele Cesaro. Alla presenza del Vescovo della Diocesi di Caserta e Arcivescovo di Capua, Pietro Lagnese, delle Autorità politiche, dei sindaci e dei Commissari dei comuni, dei vertici provinciali delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco ed i rappresentanti degli uffici pubblici della provincia, si è schierata la Compagnia d’Onore Interforze, composta da unità dell’Esercito, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e le autorità Civili e Militari della provincia.

Di seguito l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Caserta presso Villa Giaquinto in via Galilei, “luogo liberato e di grande valore simbolico per rivivere insieme e celebrare la grande Festa del nostro Paese liberato e libero” come hanno dichiarato gli stessi organizzatori, ha condiviso un momento di questa Festa della Liberazione 2025, rileggendo insieme le parole di chi è stato protagonista della Lotta Partigiana di Resistenza con associazioni, movimenti, organizzazioni sindacali, rappresentanti delle forze politiche, antifasciste e antifascisti, cittadine e cittadini.

Ad Aversa la cerimonia si è tenuta in piazza Don Peppe Diana nei pressi dell’albero monumentale della legalità; qui la costituenda sezione locale dell’Anpi si è presentata alla città, manifestando l’intenzione di intitolare la sezione alla partigiana Zelinda Resca, nome di battaglia “Lulù“, staffetta partigiana sulle colline romagnole, incappata in uno dei più clamorosi processi contro la Resistenza, all’esito del quale ha scontato una lunga reclusione per accuse poi dimostratesi inconsistenti; Lulù fu anche rinchiusa nell’Opg di Aversa nel maggio del 1953 non perché dichiarata malata di mente, come numerosi suoi compagni antifascisti detenuti ingiustamente nell’ospedale psichiatrico giudiziario normanno, ma perché affetta da tubercolosi.

A Maddaloni c’è stata la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Andrea De Filippo, l’amministrazione comunale, le forze militari e dell’ordine, le associazioni e numerosi cittadini.

A Santa Maria a Vico il Sindaco Andrea Pirozzi e l’Amministrazione comunale hanno reso omaggio al monumento ai caduti di Piazza San Marco, nella frazione di San Marco Trotti, in occasione degli 80 anni dalla liberazione d’Italia dagli orrori del nazifascismo. “In un tempo incerto, in cui l’Europa torna a fare i conti con la minaccia della guerra, celebrare la liberazione – ha dichiarato il primo cittadino – assume ancora più significato, perché solo la memoria può fungere da guida per la costruzione di una solida e duratura pace“.

A Cesa, in mattinata, il Comune in collaborazione con il locale circolo dell’ANPI “Nicola Verde” ha Inaugurato via Antonio Oliva, intitolando la strada alla medaglia di bronzo al valor militare. 

Cerimonie per la Festa della Liberazione anche a Caiazzo e Roccamonfina.

Ad Avellino presso il Circolo della Stampa l’Anpi ha celebrato il 25 Aprile con un pubblico “incontro” con Giovanni Capobianco ed Annibale Cogliano, autori di libro “Partigiani e rivoltosi irpini. Storie di Resistenza e libertà”.

A Grottaminarda si è svolto nella sala consiliare “Sandro Pertini” un convegno su “Gli internati in Irpinia durante la seconda guerra mondiale” con l’Associazione Combattenti e Reduci, la Fidapa e l’ANPI; nel pomeriggio a Montefuco nel Palazzo Giordano il Comune ed il Forum dei Giovani di Montefusco hanno tenuto un convegno sul “Il 25 Aprile rivolto ai giovani – Custodi della memoria e della Resistenza“.

A Benevento il comitato provinciale dell’Anpi, con le sue sezioni locali, ha celebra gli 80 anni della Liberazione con un corteo che è sfileto lungo il centralissimo corso Garibaldi.

A Napoli numerose sono state le manifestazioni. In Largo Berlinguer, in corrispondenza della metropolitana di via Toledo, si è svolta l’iniziativa di Cgil, Cisl e Uil sul tema “Si legge la Costituzione” con i segretari generali di Napoli Nicola Ricci, Melicia Comberiati e Giovanni Sgambati e gli attori Nando Paone, Daniela Ioia, Antimo Casertano, Valeria Vaiano, Arduino Speranza, Angela Rosa D’Auria e Anna Damasco. Poi momento commemorativo istituzionale al sacrario dei caduti-Mausoleo di Posillipo con la presenza del sindaco Gaetano Manfredi, del prefetto della città Michele di Bari e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Di seguito secondo appuntamento in Piazza Carità al Monumento a Salvo D’Acquisto. Quindi in piazza Garibaldi manifestazione antifascista: aderenti ai movimenti, alle organizzazioni dei disoccupati, ai movimenti degli studenti si sono ritrovati in piazza Garibaldi a Napoli per “ricordare i valori della Resistenza“, ma anche per dire “no al decreto sicurezza, alla corsa al riarmo e al genocidio in PalestinaIl corteo ha poi attraverserto le strade del centro cittadino. “Napoli non si pieghera’ mai” – hanno urlato i manifestanti dicendo che il 25 aprile “è divisivo. Noi siamo antifascisti. E chi non lo è oggi, non è in piazza”. Altri slogan lanciati durante il corteo riguardano la corsa al riarmo. “Tagliano la sanità per acquistare armi e questo non lo possiamo permettere. Il 25 aprile non è solo una ricorrenza: ora e sempre resistenza”. La manifestazione si è conclusa al Parco Ventaglieri con una festa popolare.

A Salerno l’80esimo anniversario della Liberazione è stato celebrato con una cerimonia che si è svolta in più tappe a partire da Piazza Vittorio Veneto con gli onori ai caduti e deposizione delle corone d’alloro al Monumento ai Caduti e alla lapide del partigiano Ugo Stanzione, fino ad arrivare dinanzi il Palazzo della Provincia con la deposizione di una corona d’alloro da parte delle autorità e delle associazioni partigiane ai piedi della lapide che ricorda le Medaglie d’Oro della Resistenza. “Con questa celebrazione – ha spiegato il prefetto di Salerno, Francesco Espositooggi intendiamo far rivivere le sensazioni che provarono i nostri padri, i nostri nonni, quando riconquistarono a caro prezzo libertà e pace perdute e tanto a lungo desiderate. Io credo che questo sia l’unico modo per apprezzare fino in fondo e per comprendere il valore di questi beni. E soprattutto per attribuire un significato profondo agli ideali di libertà, di giustizia, di solidarietà, che non possono essere dati per scontati, ma che vanno giorno dopo giorno riaffermati e consolidati con l’impegno quotidiano. In questo momento ci soccorrono anche le parole del Sommo Pontefice, scomparso pochi giorni fa, che lungo tutto il suo pontificato ci ha ricordato quanto sia importante la pace, dicendo che la guerra, prima che arrivi al confine, va estirpata dai nostri cuori. Ecco, io penso che questo sia un messaggio significativo da tenere presente e custodire tutti i giorni per continuare a sperare e a promuovere un mondo di pace“. Tra gli altri, è intervenuta la vicesindaca del Comune di Salerno, Paky Memoli che ha detto, rivolgendosi idealmente ai giovani presenti, “a loro consegniamo la democrazia. 80 anni fa, finalmente, abbiamo raggiunto la libertà. Questa libertà non deve essere solamente custodita, ma deve essere anche amata dai giovani. Le nuove generazioni devono capire che loro oggi hanno la libertà perché tanti anni fa tante persone sono morte per questa libertà. E soprattutto dobbiamo promuovere nel mondo la pace, perché senza la pace non c’è libertà“. Tra le tante bandiere, quella italiana, quelle delle sigle sindacali presenti, dell’Arci, al corteo e durante i discorsi istituzionali sventolavano anche le bandiere della Palestina e dell’Ucraina. Da Piazza Vittorio Veneto, per le strade cittadine, si è dipanato un corteo composto principalmente da studenti e giovani che avanzavano con uno striscione con la scritta “Salerno Antifascista“.

Manifestazioni anche a Castellammare di Stabia in piazza Giacomo Matteotti, a Pontecagnano Faiano ove il Museo archeologico nazionale ha ospitato la mostra documentaria “Libertà: un dono dal passato. Percorso tra reperti, documenti e illustrazioni“, ed a Roccapiemonte ove in mattinata in piazza Zanardelli è stata deposta una corona di alloro accanto alla lapide dei caduti.

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