Sulla sua vocalità c’è ben poco da dire.
Giorgia è, certamente, una delle migliori voci femminili italiane!
Lo è per estensione, per eleganza e per le mille sfumature di colore. E’ una di quelle che, come si dice, sarebbe capace di cantare anche un elenco telefonico, a differenza di tante altre cantanti, sempre prime in classifica e sempre con un disco da promuovere. E’ qui che entra in gioco il fattore “qualità” rispetto a quello della “quantità”.
Piccola parentesi: quello che stupisce è il perché non sia mai stata proposta su mercati esteri e palcoscenici che vanno oltre un Festival di Sanremo (ogni volta pare essere il suo anno) e qualche palazzetto dello sport. Oggi, nonostante tutto, sembra essere la normalità portare in Spagna e poi in America latina i nostri pupilli. Un tempo fu la Pausini una delle prime a sbarcare in Spagna, Francia e poi in America latina. Oggi pare che le nuove leve siano Alessandra Amoroso, la paroliera delle stragi sentimentali e degli amori impossibili, e Marco Mengoni. Chiusa parentesi.
Oronero è il nuovo singolo che anticipa il disco, in uscita a Novembre. E siamo tutti un po’ più contenti, visto che Giorgia in radio è sempre molto presente e ascoltare per tre anni di fila “Quando una stella muore“, onestamente, cominciava a diventare pensante.
Eppure, non per fare la parte di quello che si sveglia la mattina con le arie di Giuseppe Verdi o che ascolta Mozart facendo palestra, Oronero pare essere è una canzone piuttosto sempliciotta, piena zeppa di luoghi comuni e di quelle frasi “che si dicono” senza però giungere alla morale della favola: che cos’è questo Oronero? Io non l’ho capito, ma trattasi certamente non di petrolio.
E’ una canzone indubbiamente triste, che strizza l’occhio all’ormai stereotipata forza delle donne, di quelle lasciate, tradite, cambiate e diventate più forti di prima in seguito a qualche trauma, ma finalmente alla ricerca dell’amore vero. Insomma, il solito minestrone!
Eppure non riesco a parlar male di Giorgia. Sarà per la sua incredibile interpretazione, sarà per la sua incredibile vocalità o per il suo essere considerata ingiustamente l’eterna seconda (la prima lascio a voi decidere chi sia), ma Giorgia, nonostante tutto, ci piace perché da un tocco di freschezza e di originalità alla musica italiana. E, se vi sembra poco, provate a dare un’occhiata in giro.
(Giuseppe Della Mura)