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Norman Hassan a “Cestisticamente Parlando”

Norman Hassan è intervenuto a “Cestisticamente Parlando”, il magazine di Radio PRIMARETE Caserta condotto da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Mario della Peruta ed Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco), in onda ogni martedì dalle 19:35 sui 95.00 MHz FM e in streaming su www.radioprimarete.it. Replica il giovedì alle 0.05, in podcast sulla pagina Facebook “Cestisticamente Parlando-Radioprimarete” e sul canale YouTube “Cestisticamente Parlando”.

Domenica scorsa contro la Luiss grande prestazione da parte tua…

E’ stata una bella partita da parte mia e di tutta la squadra, sono contento di aver dato un apporto di questo tipo anche perché era la prima partita al PalaMaggiò dopo un anno senza basket a Caserta e so quanto il popolo casertano tiene alla pallacanestro.

La tua storia cestistica?

Premesso che nel mondo del basket mi danno dell’italo-egiziano (e non è vero!), sono cresciuto nel Basket Rimini per poi andare in B1 a Matera e a Riva del Garda, poi sono tornato in B a Rimini per tre anni. Successivamente sono stato per tre anni in A2 e poi da metà dell’anno scorso sono passato da Rieti, dove non mi sono trovato molto bene, a Caserta (l’anno scorso era Dynamic Venafro ndr) e questo nuovo progetto mi sta piacendo molto.

C’è tanta differenza tra questa Serie B e la parte bassa della A2?

Secondo me, andando nella parte bassa della classifica della Serie B, il livello si abbassa un po’, ma, anche se non abbiamo ancora affrontato tutte le squadre del girone, dico che il nostro è molto competitivo. Se osserviamo squadre come Napoli, Salerno e Reggio Calabria e aggiungiamo agli attuali roster due americani, possono stare tranquillamente nella parte medio-bassa della A2 e qualcuna può fare anche la sorpresa in A2; quindi, quest’anno, il livello è molto alto.

Osservando il roster della JuveCaserta di quest’anno, possiamo dire che tutti possono dare una mano sotto i tabelloni, nonostante si dica che Dip sia l’unico pivot di ruolo…

Abbiamo una squadra molto fisica, molto alta, con Ciribeni e Sergio che possono dare tranquillamente una mano e quest’ultimo può giocare tanti minuti da 5. C’è anche Barnaba che, anche se ora non è pronto, crescerà nel lungo periodo e ci sarà molto utile. Se c’è qualche problema, posso giocare anche io da numero 4 tattico, quindi ad ora non vedo problemi nei ruoli.

Nello scendere di categoria, su cosa ti sei dovuto adeguare e come è cambiato il modo di impiegarti sul parquet da parte di coach Oldoini?

Non è cambiato molto, anche quando ero a Imola in A2 con Giampiero Ticchi ero considerato un jolly, infatti marcavo dal play al 4. In una squadra di B, so di avere responsabilità maggiori e voglio aiutare al massimo la squadra a crescere, ad andare avanti tutti insieme. Voglio mettermi a disposizione della squadra per riuscire a raggiungere obiettivi importanti.

Come possiamo descrivere la JuveCaserta di quest’anno?

E’ una squadra di talento e molto forte per la categoria, formata da ragazzi molto disponibili, dove non c’è nessuno che vuole per forza emergere e fare l’egoista, ma ognuno vuole raggiungere l’obiettivo finale e vincere, la vedo una squadra molto impostata. Sono contento di questa squadra.

Domenica c’è un primo banco di prova molto importante a Palestrina. Come la vedi la partita di domenica?

Sicuramente la stiamo studiando, Palestrina ha fatto una squadra molto forte perché vuole arrivare fino in fondo. Noi dovremo ripartire dal secondo quarto contro la Luiss Roma, dove abbiamo avuto quel blackout e regalato tanto e questo non dovrà succedere domenica perché, se concedi 5-6 minuti ad una squadra come Palestrina, poi fai fatica a giocartela. Questo sarà un punto chiave per affrontare la partita di domenica prossima.

Palestrina ha costruito un roster completamente diverso rispetto a Caserta puntando molto sugli interni. Può essere questa la “cartina tornasole” per la formazione bianconera?

Sarà il primo crocevia per capire a che punto siamo, i nostri punti forti e quelli deboli, dove dobbiamo migliorare quando lavoriamo in palestra. Andremo lì per conquistare i due punti e poi da lunedì vedremo a che punto effettivamente siamo.

Domenica scorsa per 27-28 minuti c’è stata una difesa davvero feroce da parte di Caserta. Può essere questa la chiave per “girare” un campionato?

Sicuramente la difesa, nei campionati europei, è alla base del gioco soprattutto delle squadre che vogliono arrivare fino in fondo. Partendo da una base solida in difesa poi diventa molto più facile costruire  il tuo sistema di gioco. Sia contro Salerno che contro Roma siamo stati molto bravi e dovremo continuare su questa strada contro Palestrina.

Un tuo messaggio ai tifosi bianconeri?

Innanzitutto li ringrazio perché non ci aspettavamo un afflusso di così tante persone domenica scorsa. Vorrei che venissero sempre al palazzetto a vederci perché noi non molliamo mai e daremo tutto quello che abbiamo per onorare questa maglia che è molto importante per questa città che vive di basket e per la quale avremo molto rispetto.

 (Redazione Cestisticamente Parlando)

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