Provincia di Caserta

Sequestrati oltre 50 milioni di euro agli Ascione

I finanzieri del Gico del nucleo di polizia tributaria di Roma hanno posto sotto sequestro beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro riconducibili al sodalizio criminale organizzato dai fratelli Michele, Giuliano e Luigi Ascione, indiziati di contiguità al clan camorristico Mallardo, per conto del quale avrebbero costituito una cellula economica, operante, prevalentemente, nel territorio del basso Lazio.

Il provvedimento è stato eseguito a meno di un mese dal sequestro eseguito nei confronti dei fratelli Dell’Aquila.

Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, Giuseppe Pignatone, e dai sostituti procuratori della Repubblica-Dda di Roma, Lina Cusano, Maria Cristina Palaia e Barbara Sargenti, anche nel quadro della collaborazione da tempo avviata con la Ddadi Napoli, hanno consentito di accertare “la costante ed inarrestabile ascesa – si legge in una nota dei finanzieri – nella provincia di Latina, dei fratelli Ascione, noti imprenditori campani, attraverso rapporti dai reciproci vantaggi con esponenti di spicco del noto clan di camorra Mallardo“.

Dalle investigazioni del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, è emerso che l’operatività criminale del clan è stata nel tempo orientata, oltre che al finanziamento del traffico di sostanze stupefacenti, prevalentemente al controllo, realizzato con la partecipazione finanziaria o con la riscossione di quote estorsive, delle attività economiche di rilievo (attività edilizia, appalti pubblici, forniture pubbliche, commercio all’ingrosso). 

In particolare, i pregiudicati Ascione, secondo gli investigatori, reimpiegavano proventi illeciti derivanti dall’attività criminale del clan Mallardo nel circuito economico legale, attraverso, in un primo momento, società operanti nel settore del commercio delle automobili per poi investire, successivamente, in società operanti nel settore delle costruzioni e dell’intermediazione immobiliare.

Il Tribunale di Latina-Sezione Misure di Prevenzione, condividendo l’impianto accusatorio prospettato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha disposto il sequestro del patrimonio aziendale e relativi beni di 5 società, con sede nella provincia di Latina, Napoli, di cui 2 operanti nel settore delle costruzioni di edifici, una nella locazione di immobili, una nel commercio di autoveicoli e una nel settore dell’intermediazione immobiliare.

E’ stato disposto il sequestro inoltre di quote di una società, con sede nella provincia di Napoli, operante nel settore della gestione di stabilimenti balneari, 112 unità immobiliari (site nella provincia di Latina, Napoli, Cosenza), 175 auto/motoveicoli e una imbarcazione, numerosi rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni, per un valore complessivo di stima dei beni sottoposti a sequestro pari ad oltre 50 milioni di euro. 

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