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La Casertana a Cosenza raggiunta al 90′. L’Aversa al “Bisceglia” non batte con il Melfi

Prima trasferta del nuovo anno per la Casertana e, di certo, non facile perché al “San Vito” di Cosenza i falchi rossoblu incontrano i lupi rossoblu secondi in classifica. Due squadre che stanno disputando un eccellente campionato, la squadra di Cappellacci è ad un sol punto dalla vetta, un gradino più sotto la Casertana (31). I rossoblu cosentini non sono mai usciti battuti dal “San Vito”, la Casertana ha perso due volte in gare esterne (Gavorrano ed Ischia) ed è in serie positiva da ben tredici turni. L’altro big-match della giornata è Foggia (31)-Teramo (36). La Casertana deve fare a meno di Pezzella, Marano e Correa, tutti squalificati. Mancano, inoltre, Baclet, infortunato ed Idda, febbricitante. Nel Cosenza non c’è Meduri. Sono diversi i calciatori a rischio squalifica, da una parte e dall’altra: Mosciaro, Giordano, De Angelis, Alessandro e Fumagalli, Conti, Antonazzo, Cucciniello e Baclet. E’ arrivato il debutto dal primo minuto per Bruno. Per lui, precedentemente, solo quattro apparizioni. Il match di andata fu deciso da un infortunio di Fumagalli che, allo scadere, regalò la vittoria al Cosenza (rete di De Angelis). Nicola Mancino ha affrontato e segnato al Cosenza nel campionato 2010-11 con la maglia del Siracusa, un gol sia all’andata che al ritorno. Per il capitano  D’Alterio si tratta del 7° incontro con il Cosenza in carriera nei pro. E’ sfida anche tra i due bomber, Mancino e De Angelis, sei gol a testa. In piena emergenza Ugolotti che, come abbiamo già detto, non può contare su ben cinque elementi e cioè Marano, Idda, Pezzella, Correa e Baclet. Tornano nell’undici iniziale Antonazzo, Alvino e Conti. Esordio dal primo minuto per il 20enne De Marco.  Capitan D’Alterio finisce in panchina, così come Chiavazzo. Nel Cosenza, ci sono due novità rispetto alla gara di sette giorni fa, torna titolare dopo diverse settimane Castagnetti, e riprende una maglia da titolare capitan Mosciaro (in panchina nella gara col Tuttocuoio). Ancora panchina per Calderini.

La gara parte in una meravigliosa cornice di pubblico. La prima conclusione della gara è di Alessandro, il cui destro è respinto da Fumagalli, al 6’ pt. La partita è equilibrata, si gioca a tutto campo. Al primo attacco la Casertana passa in vantaggio, siamo al 15’ pt. De Marco ci crede e rincorre una palla destinata fuori, dalla linea di fondo la mette  a centro area per un lestissimo Agodirin che anticipa tutti  e mette in rete. Non c’è una vera reazione del Cosenza, la Casertana riesce a gestire il vantaggio senza grossi patemi d’animo. Ancora Casertana pericolosa al 26’ pt con Mancino che, servito in profondità da De Marco, da posizione impossibile, impegna in una respinta coi piedi Frattali. Al 31’ pt Bruno salva, di testa, sulla linea di porta. E’ stato Giordano ad indirizzare la palla, di testa, nello pecchio della porta rossoblu. Adesso c’è una leggera pressione dei lupi silani ma i falchetti rispondono con interessanti ripartenze. Troppo lenta e prevedibile la manovra del Cosenza. Al 40’ l’arbitro assegna un calcio di punizione ai 25 metri dalla porta per un fallo di Castagnetti (che prende il giallo) su Cucciniello. Alla battuta lo specialista Mancino che con un magistrale destro a giro infila la sfera nel sette alla destra di in immobile Frattali. Esplode la curva rossoblu (quella casertana). Ammutoliti gli amici cosentini. Al 44’ pt un’imperdonabile ingenuità di un calciatore esperto qual è Rinaldi lascia la Casertana in dieci: il numero sei casertano, pressato da Mosciaro, si innervosisce e rifila un calcione al numero nove cosentino sotto gli occhi dell’arbitro che non ci pensa due volte ad estrarre il cartellino rosso ed a cacciare Rinaldi dal rettangolo di gioco. Un vero peccato, perché una gara che stava volgendo a favore dei falchetti potrebbe riaprire nella ripresa, con i cosentini in superiorità numerica. Ugolotti corre subito ai ripari richiamando Alvino e mettendo in campo un difensore, D’Alterio, al 46’ pt. Al 48’ pt Mosciaro da buona posizione spara alle stelle.

Primo cambio anche per Cappellacci, fuori un difensore Pepe e dentro un centrocampista, Calderini, autore di tre reti in campionato. Il Cosenza deve rimontare lo svantaggio di 2 gol a zero, ed è con un uomo in più. Ci prova Mosciaro dalla distanza, palla alta, al 7’ st. Ugolotti sostituisce De Marco con Bacio Terracino. La Casertana è schierata (ricordiamo in dieci) con un 4-2-3 che diventa un 4-4-1 in non possesso di palla. I falchi rossoblu, nonostante giochino con un uomo in meno, non lasciano pertugi. Al 19’ st un pericoloso cross rasoterra di Mannini dalla sinistra non trova nessun tocco da parte dei propri compagni. Al 20’ st uno sfortunato rimpallo favorisce De Angelis che si trova a tu per tu con Fumagalli e di piatto lo infila. Si infiamma il San Vito. Cappellacci manda in campo anche Criaco con l’ovvio intento di raddrizzare l’incontro. La Casertana deve difendere il vantaggio non più di due reti, ma di una. Ugolotti regala oltre quindici minuti al nuovo arrivato Chiavazzo. Esordio, quindi, per il centrocampista ex Agropoli che prende il posto di uno stanco Mancino. Al 36’ st un calcio da fermo di Mosciaro non centra lo specchio della porta. Ancora Mosciaro dal limite libera il destro ma Fumagalli blocca palla a terra, al 40’ st. Al 45’ st il Cosenza riequilibra l’incontro. Su un tiro dalla bandierina c’è un primo colpo di testa di Giordano che libera Calderini, a pochi passi da Fumagalli, in presunta posizione di offside. Il tocco di testa del numero diciassette cosentino supera il portiere casertano e porta in parità la gara.

(Raffaele Veccia)

COSENZA – CASERTANA 2-2

COSENZA (4-3-3): Frattali; Blondett Pepe (dal 1’ st Calderini) Guidi Mannini; Bigoni Giordano Castagnetti (dal 20’ st Criaco); Alessandro (dal 41’ st Napolano) De Angelis Mosciaro. A disp.: Orlandi, Adamo, Carrieri, Palazzi. All.: Cappellacci.

CASERTANA (4-3-3): Fumagalli; Antonazzo Rinaldi Conti Bruno; De Marco (9’ st Bacio Terracino) Cucciniello Cruciani; Alvino (dal 46’ D’Alterio) Agodirin Mancino (dal 32’ st Chiavazzo). A disp.: Vigliotti, Piscitelli, Favetta, Varriale. All.: Ugolotti.

ARBITRO: F. Fiore di Barletta. Assistenti: Allegra di Messina e Vigo di Acireale.

MARCATORI: Agodirin al 15’ pt, Mancino al 41’ pt, De Angelis al 20’ st, Calderini al 45’ st

NOTE: espulso Rinaldi al 44’ pt; spettatori 2600 circa; ammoniti Alessandro (27’ pt), Castagnetti (40’ pt), Mosciaro (46’ pt), De Marco (4’ st), Conti (5’ st), Calderini (11’ st); angoli 5-2 per Cosenza; rec.: 2’ pt-5’ st

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 Il derby normanno si è concluso con un pareggio a reti inviolate.  Il protagonista indiscusso della gara è stato l’arbitro e il suo ricorrente uso dei cartellini gialli. Il taccuino del sig. Lacagna a fine gara è alquanto affollato, alla fine saranno tre gli espulsi dal terreno di gioco. Coincidenza, eccessiva cattiveria, o severità del giudizio? Sta di fatto che le decisioni del giudice di gara hanno, comunque, cambiato il volto ad una partita che stentava a decollare in avvio. L’Aversa Normanna si è ritrovata in inferiorità numerica alla mezzora a causa dell’espulsione, per doppia ammonizione, di Esposito in seguito alla quale ha accusato i ritmi incalzanti del gioco dei lucani.  Ma veniamo alla cronaca.

L’avvio di gara è guardingo da parte delle due squdre. Al 4′ Gennari va alla conclusione dal vertice dell’area, ma la palla finisce alta sulla traversa. Paura per i granata al 18′. Melfi pericolosamente in avanti con  Ricciardo che svirgola la conclusione e il tiro diventa un assist per Neglia, anticipato di un soffio da D’Agostino. Al 24′ Neglia parte dalla sinistra e crossa dal fondo,  Cuomo riceve palla e calcia di sinistro ma D’Agostino è pronto ad intervenire. Al 29′ Esposito viene espulso per doppia ammonizione, in seguito ad un intervento falloso su Cruz Pereira. I granata si ritrovano, così, in dieci. La partita si infervora a causa della decisione del direttore di gara, che viene vivamente protestata dai tifosi e dalla panchina granata. Il diesse Molino viene difatti allontanato. Al 39′ sugli sviluppi di un’azione dalla sinistra, Vicentin si ritrova solo davanti alla porta gialloverde , ma si fa anticipare da un difensore lucano che allontana la minaccia.  La partita scorre via animandosi e i granata sembrano armati da una buona determinazione. Al 44′ Porcaro perde palla al limite dell’area e permette a Cruz Pereira di andare alla conclusione. Fortunatamente per i normanni la sfera finisce fuori dallo specchio della porta, facendoli sospirare di sollievo.  Si chiude così  la prima frazione di gara, l’Aversa Normanna si ritrova, in inferiorità numerica, ad affrontare una partita che si preannuncia al cardiopalma. Il Melfi si è confermata una squadra che si esprime bene in trasferta e sa stare in campo, provocando non poche insidie ai granata.

All’inizio della seconda frazione di gioco i lucani si allungano con Pinna, che ci prova dalla trequarti ma vede la sfera finire sulla traversa. Al 56′  punizione dal vertice sinistro di Neglia, D’Agostino non si lascia trovare impreparato e respinge la minaccia, distendendosi sul palo alla sua destra. La partita si infiamma in campo e sugli spalti a causa delle scelte piuttosto discutibili del giudice di gara. Al 66′  Di Vicino viene ammonito per proteste e solo un minuto dopo espulso per doppia ammonizione. Il fantasista granata, dopo aver ricevuto un fallo da Rinaldi, gli restituisce il fallo a gioco fermo. Il direttore di gara poi espelle  anche Rinaldi. Al 76′ i granata si fanno vedere in area di rigore gialloverde prima con Orlando, poi con Vicentin senza, però, riuscire a finalizzare. All’ 85′ Di Costanzo manda in campo  il neo arrivato Rosario Majella. L’arbitro assegna 4′ di recupero che sembrano destinati ad aumentare. Al 95’ la partita non è ancora finita,  si verifica un parapiglia in area di rigore e l’arbitro nonostante sia di spalle, estrae il cartellino giallo per Dermaku e De Rosa. Al 96′ il triplice fischio sancisce la fine del match.  Il derby Normanno termina con un pareggio tutto sommato giusto, in una gara in cui le discutibili scelte del direttore di gara ne hanno irrimediabilmente condizionato il suo corso. Nonostante l’inferiorità numerica, l’Aversa Normanna è rimasta in campo e si è portata avanti in diverse occasioni, giocando il resto della partita con il coltello tra i denti. Un punto, comunque, che fa scivolare l’Aversa Normanna nella zona play out.

(Rino Di Biase)

AVERSA NORMANNA – MELFI 0-0

AVERSA NORMANNA (4-4-2): D’Agostino; Balzano; Esposito; Gennari (94’ Gatto); Nocerino; Porcaro; Suarino; Galizia (63′ De Rosa); Vicentin; Di Vicino; Orlando (85′ Majella). All. Nello Di Costanzo

MELFI  (4-3-3): Giordano; Annoni; Pinna; Demarku; Cardinale; Cuomo; Cruz Pereira (72’ Tortori); Muratore; Ricciardo (87′ Russo); Rinaldi; Neglia (72′ Marolda). All. Leonardo Bitetto.

Arbitro: Sig. Antonio Eros Lacagna di Caltanissetta; assistenti: Lacalamita e Fabbro.

Note: Terreno in imperfette condizioni, circa seicento spettatori con una sparuta presenza nel settore ospiti. Ammoniti: Cardinale, Pinna, Demaku (M), De Rosa (AN); espulsi: Esposito e  Di Vicino (AN) per doppia ammonizione, Rinaldi (M) per proteste.

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           Classifica

Teramo

37

Cosenza

36

Foggia

32

CASERTANA

32

Castel Rigone

29

Melfi

28

Lamezia

27

Ischia

26

AVERSA

25

Poggibonsi

24

Chieti

22

Messina

22

Martina Franca

21

Tuttocuoio

21

Aprilia

21

Sorrento

20

Arzanese

14

Gavorrano

14

Prossimo turno (domenica 19 gennaio – ore 14,30)

3a giornata di ritorno

Aprilia-Martina Franca

Arzanese-Messina

Casertana-Gavorrano

Castel Rigone-Aversa Normanna

Ischia-Chieti

Melfi-Tuttocuoio

Sorrento-Cosenza

Teramo-Poggibonsi

Vigor Lamezia-Foggia

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L’appuntamento è su Radio PRIMARETE:

* ogni lunedì pomeriggio dalle ore 19.30 circa (in replica ogni mercoledì dalle 00.05) con  “Calcisticamente parlando”, condotto in studio da Nico Marotta, Giovanni Fiorentino, Raffaele Redi e Maurizio Lombardi con i loro ospiti. Per gli interventi in diretta in trasmissione: sms al numero 338.99.48.576, mail a diretta@radioprimarete.it.

* Domenica 19 gennaio alle ore 14.20 con la nuova edizione di “Diretta Stadio Calcio“.

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