Cronaca

Agguato mortale nei pressi dell’autostrada a Caianello. Arrestato assassino

Si è risolto il mistero sull’omicidio a colpi di arma da fuoco nel Casertano di un imprenditore di 40 anni, Gennaro Galdiero (nella foto), operatore del comparto ortofrutticolo, avvenuto all’esterno del casello autostradale dell’A1 di Caianello mentre l’uomo era in auto.

Galdiero, residente a Sessa Aurunca, è stato ricoverato in gravissime condizioni presso il reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Piedimonte Matese dove i medici hanno provato a salvargli la vita; il 40enne è giunto in nosocomio con almeno due ferite d’arma da fuoco molto gravi al torace e alla testa ed ha perso molto sangue. Il suo corpo ora si trova all’istituto di medicina legale di Caserta per gli esami legali.

Immediatamente da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo di Capua sono scattate  le indagini per chiarire la dinamica e la matrice dell’episodio: si sa solo che l’uomo era da solo nella sua auto, una Bmw, quando gli aggressori – si pensa almeno due – gli si sono affiancati a bordo di un’altra auto facendo fuoco varie volte con l’obiettivo di uccidere.

Il 40enne ha partecipato, in qualità di esperto, a molte trasmissioni televisive, l’ultima volta il 12 luglio dell’anno scorso a Uno Mattina Estate su RaiUno per discutere dell’ aumento dei prezzi e della qualità della frutta estiva. Una figura, quella dell’imprenditore, legata alla mela annurca e ai prodotti della terra. Era molto conosciuto in tutta Italia.

Un agguato in piena regola dunque, ma che, secondo gli investigatori, non avrebbe una matrice camorristica; ciò emergerebbe da alcuni dettagli della dinamica ovvero il fatto che chi ha sparato non è un professionista e che sia stata utilizzata una sola pistola, ma anche la circostanza che Galdiero aveva il finestrino dalla sua parte abbassato, come se avesse parlato con qualcuno prima dell’agguato, mentre solo quello opposto, chiuso, è stato rinvenuto infranto dai proiettili.

Il fatto inoltre è avvenuto a pochi passi dallo svincolo autostradale, ma in una stradina nei pressi di un ristorante, dove l’uomo potrebbe aver incontrato qualcuno.

L’imprenditore, inoltre, era incensurato e non è mai incappato in indagini antimafia.

Qualche ora prima che Gennaro smettesse di vivere è stato arrestato il suo presunto assassino: Pasquale Savanelli di 52 anni. I due erano soci d’affari. Proprio questioni legate agli affari potrebbero rappresentare il movente del dramma. Savanelli, dopo una caccia all’uomo durata per molte ore, è stato fermato  dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo, guidati dal maresciallo Massimo Palazzo.

Pasquale Savanelli, 52 anni, avrebbe confessato assumendosi la responsabilità dell’accaduto. Dopo le formalità di rito, Savanelli è stato condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

I carabinieri starebbero ancora lavorando per chiarire il movente che avrebbe spinto Savanelli a sparare.

Secondo alcune indiscrezioni Savanelli avrebbe inseguito e poi esploso alcuni colpi di pistola contro il suo socio, Gennato Galdiero, al termine di una discussione nata per motivi  futili. Questo particolare, se confermato nelle prossime ore, escluderebbe l’ipotesi dell’agguato di camorra.

Savanelli e Galdiero aveva pranzato insieme in un ristorante poco distante dal luogo dell’agguato. Avrebbero iniziato una discussione nel parcheggio del ristorante dove poi Galdiero sarebbe partito a bordo della sua BMW; l’altro però lo avrebbe inseguito fino al punto in cui Galdiero si sarebbe fermato, probabilmente, per parlare per chiarire. Savanelli sarebbe sceso dall’auto con una pistola in pugno. Galdiero, nel disperato tentativo di scappare dal pericolo, avrebbe aperto la portiera dell’auto per fuggire a piedi. Ma l’aggressore avrebbe fatto fuoco più volte: i proiettili, dopo aver infranto il finestrino del lato passeggero, avrebbero centrato Galdiero alla gola e la torace.

Gennaro Galdiero era separato e attendeva un figlio dalla sua nuova compagna.

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