Caserta

Ecco un “imbecille” in azione mentre per i “Campetti Nike”…

Un gesto vergognoso: il pallone da basket posto al centro della rotonda tra via Ruggiero e via Cappuccini, il Monumento 4 Stelle, dedicato alle memoria dei giovani giocatori ed allenatori della Juvecaserta morti in un incidente stradale a Buccino pochi anni fa, è stato imbrattato nella notte.

Nella foto e nel video (postati sul gruppo Ciò che vedo in città) si vede anche l’autore del gesto.

Confidiamo a questo punto che le forze dell’ordine (carabinieri, polizia e polizia municipale) diano un segnale chiaro alla città.

 Video: http://youtu.be/TuIfwXLICTA

 (Fonte: Noi.caserta.it)

Intanto a Caserta si sta sviluppando un “acceso” dibattito dopo che: La Juvecaserta ha presentato al Comune di Caserta un progetto di ristrutturazione dei playground di via G.M.Bosco intitolati ad Emanuela Gallicola e da sempre conosciuti come campetti Nike.

Lo stato di degrado della struttura, messo in risalto recentemente da vari interventi sugli Organi di stampa locali, ma anche constatato direttamente nel corso dell’utilizzo dell’impianto in occasione del recente torneo giovanile “Latte Berna”, ha spinto l’azionista di riferimento della società a presentare un progetto che possa contribuire a riportare la struttura ad un livello consono a quella funzione di aggregazione sociale e sportiva dei giovani per la quale venne realizzata.

In estrema sintesi il programma presentato alla civica amministrazione ridisegna un’area già destinata ad attività sportive con un intervento organizzato in due blocchi funzionali: uno è individuato da un Playground di grandezza regolamentare, con annessi spalti aperti per circa 200 posti e panchine per le compagini sportive; impianto di illuminazione, spogliatoi per due squadre e arbitro, realizzati con strutture completamente removibili, come lo sono anche il patio, il piccolo punto ristoro e lo stand a uso di ministore sportivo. L’altro blocco è articolato in tre campi-playground all’aperto, totalmente autonomi.
L’idea portante è quella di garantire la possibilità di aggregazione sociale e sportiva dei giovani, che possono utilizzare gratuitamente i campi di basket all’aperto, realizzati con canestri regolamentari, tracciati dimensionali a norma e fondo in materiale sintetico e che, grazie alle particolari colorazioni superficiali, conferire al Centro Sportivo un’immagine accattivante e di memoria sportiva.
Il progetto prevede la realizzazione di quattro aree gioco adiacenti, sul modello dei playground americani urbani con colorazioni differenti che intendono celebrare l’identità casertana.
In posizione baricentrica all’intero complesso sportivo è prevista la realizzazione di un piccolo punto ristoro e di uno stand a uso mini Store il quale, attraverso un piccolo porticato, il tutto realizzato in struttura leggera e con copertura removibile, diventa la cerniera del complesso sportivo, offrendo ai fruitori, (atleti, ragazzi, genitori, ecc.) di poter assistere alle attività sportive, di avere l’immediata percezione degli spazi e di vivere la socialità del centro.
Il Playground Caserta Città del Basket “Emanuela Gallicola” vuole, infine, inaugurare un rapporto solido e continuativo con le scuole casertane, offrendo la possibilità di un uso gratuito e integrato con le attività didattiche, garantendo il massimo del confort atletico (campi di basket a norma, attrezzature specifiche, servizi complementari, manutenzione continua e garanzia di sicurezza).
Gli oneri di ristrutturazione e manutenzione degli impianti faranno carico esclusivamente alla società “Caserta città del basket” che, a fronte del suo investimento, ha richiesto al comune di poter gestire per conto del settore giovanile Juvecaserta e della Jc Academy, per un periodo decennale detti campi, fermo restando la loro destinazione ad utilizzo pubblico dei tanti appassionati di basket della nostra città.
In particolare, è stato chiesto di poter utilizzare i campi per l’attività ed eventuali tornei all’aperto oltre che gestire in esclusiva, su tutto lo spazio interessato, la cartellonistica e qualsiasi altro tipo di pubblicità, nonché il punto di ristoro ed il mini store.” (Comunicato Stampa)

Dopo di ciò, la JuveCaserta ha emesso un altro comunicato stampa:

Altro intervento della Juvecaserta per la città Capoluogo. Da ieri, infatti, i playground di via G.B. Grassi di Briano e quello di piazza Vetrano tra le frazioni di Falciano e S.Benedetto hanno assunto un aspetto del tutto diverso con il rifacimento dei tabelloni e l’installazione di nuovi canestri completi di retina in sostituzione di quelli statici che contraddistinguevano i due campi all’aperto. «Era un impegno d’onore preso in occasione del 1. Torneo playground Latte Berna – commenta il presidente onorario della società cestistica, Raffaele Iavazzi – l’avevamo pensato e promesso nel corso della manifestazione giovanile e, una volta trascorsi i necessari tempi tecnici per la realizzazione delle attrezzature, abbiamo provveduto a dotare i campi di un nuovo look, che certamente renderà più piacevole il loro utilizzo per i tanti giovani amanti del basket che su questi campi si aggregano e si divertono, cercando di imitare le gesta dei loro campioni in bianconero». I canestri installati completano il campo la cui nuova tracciatura è già stata realizzata dalla società Cofiba di Carlo Barbagallo“.

A questo punto un Coordinamento casertano di Associazioni Sportive/Enti/Federazioni ha risposto così con un comunicato stampa:

“I campetti Nike di Caserta intitolati ad Emanuela Galligola tornano ad essere oggetto di desiderio, ciò costringe a ritornare sull’argomento e portare all’attenzione della Città, in ogni sua componente, alcune riflessioni e considerazioni.
Va innanzitutto chiarito che i campi Nike non sono né in disuso né in stato di abbandono, tantomeno di degrado. 
Sono quotidianamente frequentati ed utilizzati da giovanissimi, giovani e meno giovani. Talmente frequentati che, nonostante siano cinque, occorre, a volte, fare la fila per giocare. 
In ordine allo stato degli stessi deve sottolinearsi che gli articoli pubblicati nei giorni precedenti alla presentazione del progetto Juvecaserta ne rimarcavano l’abbandono ed erano corredati anche da foto che testimoniavano la presenza di rifiuti e di cartelloni. 
Fin qui nulla di strano. 
La stranezza è che i cartelloni abbandonati e fotografati riportavano la scritta “Latte Berna” e si da il caso che nei giorni precedenti i campi Nike hanno ospitato il Torneo Latte Berna organizzato dalla Juvecaserta. Si potrà azzardare la parola strumentale? Si tralasciano considerazioni sulla mancata pulizia. 
Leggere “Ristrutturazione e manutenzione degli impianti“, potrebbe essere una cosa lodevole, meritoria sempre che restino, i campi, ciò che sono e per quel che sono stati realizzati. Leggere che “ il progetto prevede la realizzazione di quattro aree gioco adiacenti sul modello dei playground americani urbani“, ma sono già playground. 
Ed ancora: “Un playground di grandezza regolamentare con annessi spalti e panchine, impianto di illuminazione, spogliatoi realizzati con strutture removibile “ e gli altri tre campi all’aperto totalmente autonomi. Attualmente i campi sono 5 (cinque), quindi se ne perde uno, ed uno dei quattro sarà chiuso ed utilizzato solo da qualcuno. 
E gli altri siamo certi che saranno liberi? E le coperture, per quanto removibili, sono possibili visto che risultano presenti problemi urbanistici relativi alla cubatura? E’ questo ciò che vuole la città ed il popolo di “Difendiamo i campi Nike”? 
Duole dover riportare le cosiddette “voci di corridoio“, ma alla guerra come alla guerra (parafrasando un noto detto francese). Non bastano alla Juvecaserta già il Palamaggiò, la palestra della scuola elementare ubicata nella 167, sembra addirittura la struttura coperta da poco realizzata all’interno dei Salesiani, il playground di Briano? Si può azzardare la parola monopolio?
E’ questo ciò che vuole la città ed i veri sportivi casertani?
I campi “Emanuela Gallicola“, senza alcun tipo di speculazione nel citarne nome e cognome, sono e rappresentano uno spazio dedicato al basket libero, uno spazio autogestito ed autoregolamentato, non mercificato, libero e solidale dove persone accomunate dalla passione per la pratica non agonistica dello sport e loro conoscenti vanno a condividere momenti di tempo libero e di sano agonismo sportivo.
I concetti innanzi espressi sono stati posti alla base della proposta che la U.I.S.P., unitamente alla Federazione Italiana Pallacanestro, Comitato Provinciale di Caserta e la Fondazione Le quattro Stelle, presentarono, su richiesta del Sindaco, il 18/04/2013 al Comune di Caserta. Tanto è vero che non ne è stata chiesta la gestione, ma l’adozione, non è stato previsto alcun cambiamento allo status quo se non il rifacimento del tappeto avendo cura di colorare ciascun campo con un colore diverso, ripristinare se non sostituire canestri e strutture garantendone la manutenzione e la pulizia”.

Coordinamento di Associazioni Sportive/Enti/Federazioni formato da: Federazione Italiana Pallacanestro Comitato Provinciale di Caserta,  Fondazione Le Quattro Stelle Caserta, Città di Caserta,  Comitato “Difendiamo i Campetti Nike”, LBL Caserta,  Lega Pallacanestro Uisp Caserta, Mini&Basket,  U.I.S.P. Sport per Tutti Comitato Provinciale di Caserta.

Infine l’ultimo Comunicato Stampa della JuveCaserta:

“A seguito del dibattito sviluppatosi sulla possibile ristrutturazione dei campi Nike, la Juvecaserta intende precisare che non è mai stata avanzata l’ipotesi di una limitazione dell’uso dei campi di via G.M. Bosco, così come si può evincere sia dalla richiesta avanzata al Comune di Caserta in data 30 giugno ed acquisita al protocollo generale del Comune in data 7 luglio, sia dal progetto depositato presso la stessa civica amministrazione. Entrambi i documenti sono consultabili qui:

richiesta Comune:  http://www.juvecaserta.it/wp-content/uploads/2014/07/nike.pdf

progetto:  http://www.juvecaserta.it/wp-content/uploads/2014/07/progetto.pdf

Sembrano, pertanto, del tutto pretestuosi gli interventi registrati in questi ultimi giorni da parte di associazioni varie che solo ora sembrano accorgersi dell’esistenza della struttura e che, tra l’altro, parlano solo di adozione e non di restyling, lasciando intendere una gestione senza prevedere alcun intervento migliorativo.”

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