Marcianise

Si continua a scavare a Masseria Cecere

Si continua a scavare a Marcianise in via Trentola, nella zona meglio riconosciuta come Masseria Cecere nei pressi del velodromo, dopo le rivelazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Belforte , capo del clan camorristico “Belforte”.

Il pentito ha riferito agli inquirenti che lì sono stati occultati i corpi di due uomini uccisi nel lontano 1986 dopo i delitti, maturati nell’ambito della lotta tra clan.

I carabinieri, con l’aiuto indispensabile dei vigili del fuoco, hanno già ritrovato i resti di Orlando Carbone, nato nel 1966, ucciso a vent’anni insieme a un’altra persona che aveva preso parte alla strage di San Martino. Ufficialmente Carbone era ancora ricercato perché doveva scontare un mese di reclusione.

Secondo quanto trapelato, Belforte avrebbe parlato anche di un secondo cadavere, che però non è stato trovato. Il cadavere non ritrovato al momento è quello di Giuseppe Tammaruccio, detto “Pinuccio ‘o romano” che, secondo il racconto del collaboratore di giustizia, partecipò insieme a Carbone alla strage di San Martino, avvenuta ai danni del clan camorristico “Piccolo” l’11 novembre del 1986 nella quale morirono Antimo Piccolo, Michele Martellone, Giacomo e Antonio Bellopede.

Le indagini sugli scavi sono coordinate dai Sostituti Procuratori della Dda di Napoli, Luigi Landolfi e Giovanni Conzo, e dirette da Giuseppe Borrelli, Procuratore Aggiunto e da Giovanni Colangelo, Procuratore Capo della Procura di Napoli.

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