Provincia di Caserta

Arrestati i camorristi che uccisero “per errore”

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, coordinati dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due affiliati al “clan camorristico dei casalesi – fazione Venosa”, ritenuti responsabili del duplice omicidio di Paolo Coviello e Pasquale Pagano.

In particolare l’efferato delitto, commesso il 26 febbraio 1992 a Casapesenna, maturò nell’ambito della guerra di camorra tra le fazioni Venosa e Schiavone, all’epoca contrapposte, e venne commesso dalla prima colpendo per errore due vittime, estranee ai contesti criminali, scambiate per i veri obiettivi dell’agguato.

Ad essere arrestati sono stati Raffaele Venosa, 36 anni, e Francesco Carannante, 42 anni (attualmente recluso).

In particolare durante la complessa attività di indagine portata avanti dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe, si è potuti arrivare all’arresto di Raffaele Venosa ritenuto il capo della fazione Venosa del “clan camorristico dei casalesi”.

L’uomo che cercava di sottrarsi all’arresto è stato scoperto in un ristorante di Parete. Il tutto è stato possibile anche grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti.

I due ora dovranno rispondere dell’omicidio di Pasquale Pagano, commerciante, e Paolo Coviello che al momento dell’attentato era pensionato.

I due vennero uccisi, nonostante fossero estranei alla criminalità organizzata, solo perché viaggiavano a bordo di una Clio dello stesso modello e colore utilizzata dal vero obiettivo dell’agguato.

La fazione Venosa, allora in lotta con quella Schiavone, infatti, doveva uccidere Alfredo Zara (attualmente recluso) che pochi giorni prima aveva sparato a Pietropaolo Venosa, fratello di Raffaele Venosa.

Durante l’agguato gli assassini utilizzarono una ferocia inaudita utilizzando fucili kalasnikov, fucile calibro 12 e pistole. Sia la macchina che gli uomini all’interno furono crivellati di colpi.

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