Quando tutto sembrava essersi risolto per il meglio, purtroppo dobbiamo registrare un altro atto vandalico commesso al PalaMaggiò.
Questa volta, non essendo riusciti ad penetrare all’interno della struttura per via delle catene montate dalla vigilanza e del servizio di riprese televisive permanenti impiantato, a “farne le spese” è stata la cabina elettrica esterna all’impianto di Pezza delle Noci, messa fuori uso durante la notte.
Ormai è palese! Questo non è stato un atto vandalico commesso a scopo di furto, ma solo ed esclusivamente fine a se stesso, il cui unico obiettivo cioé è quello di creare un disagio e, nel contempo, lanciare un “avvertimento”.
Insomma, una vera e propria intimidazione, commessa probabilmente dagli stessi che una decina di giorni fa hanno effettuato il primo furto, rubando numerosi cavi di rame all’interno del palazzetto e compromettendo l’intera rete elettrica interna.
Questi delinquenti quindi non hanno come obiettivo il conseguimento di un bottino, ma quello invece di ostacolare il buon lavoro di chi fa modo che il basket di livello possa esserci ancora nella città della Reggia.
E se fosse anche solo una sorta di “dispetto” fatto ai danni di Iavazzi oppure di Caputo (o di entrambi!), ciò non toglie che questi atti delinquenziali siano diventati un vero e proprio “guanto di sfida” lanciato verso le forze dell’ordine, incapaci finora a garantire la sicurezza dell’impianto e, di conseguenza, la regolarità delle attività, sportive e non, che in esso si svolgono.
In queste ore gli inquirenti stanno stringendo il cerchio e facendo il punto della situazione: Prefetto e Questore sono chiamati in causa in prima persona affinché atti del genere non abbiamo a ripetersi – né nel PalaMaggiò, né altrove – e siano intensificate le indagini per identificare presto i responsabili di questi gesti di vandalismo che fanno solo del male al popolo bianconero ed all’intera società civile casertana.
(Francesco Gazzillo)
