Caserta

Caserta 3^ a livello nazionale per smaltimento rifiuti elettronici domestici

Sono stati diffusi da ReMedia (sistema collettivo italiano no-profit per la gestione eco-sostenibile dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -RAEE -, rifiuti da impianti fotovoltaici, pile e accumulatori) i dati sulla raccolta dei rifiuti elettronici 2015: 41mila tonnellate, in totale, sono state “asportate” dalle strade in tutta Italia.

Secondo il rapporto, a livello geografico, in testa c’è la Lombardia con 6.511 tonnellate di Raee domestici (generati dai nuclei familiari), pari al 19.5% complessivo nazionale. Seconda c’è la Campania con 3.484 tonnellate.

Ma il dato più rilevante è quello relativo alle città. Sul gradino più alto del podio c’è Milano con 2.219 tonnellate raccolte, poi Roma con 2.126 ed al terzo posto Caserta con 1.384.

Il servizio di raccolta dei rifiuti, come tutti sanno, nella città della Reggia viene effettuato quotidianamente dalla Ecocar Ambiente scarl.

Una giusta gratificazione – fa notare il Direttore di Ecocar Ambiente scarl, Sirio Vallarelli (nella foto) che ci ripaga di un lavoro svolto sempre con grande costanza ed impegno. Essere terzi in Italia per quantitativi, anche in relazione al bacino di utenza relativamente piccolo, ci fa capire che l’istituzione del numero verde (800-135-221), le tre isole ecologiche messe in campo e le altre iniziative stanno portando i frutti sperati. Ma, ritengo, che il merito più grande di questa vittoria vada attribuito ai cittadini casertani che ogni giorno svolgono la raccolta differenziata. E un plauso è d’obbligo alle maestranze che svolgono il loro compito con grande senso di responsabilità. Grazie a loro oggi riusciamo a primeggiare in Campania e ad essere sul podio in Italia in questa speciale graduatoria”.

Speriamo ora che la Ecocar, sulle ali dell’entusiasmo per questo lusinghiero risultato, si ricordi anche di procedere celermente a porre rimedio al danno provocato da tempo a Casertavecchia ove un proprio mezzo, nei pressi di via Torre, ha letteralmente distrutto l’arco caratteristico della borgata medioevale.

 

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