Provincia di Caserta

Ruba 4 kg di cocaina: in manette un Maggiore della Guardia di Finanza.

I Carabinieri del Gruppo di Aversa ed il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Caserta hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di S. M. C. Vetere, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un ufficiale della guardia di finanza, il Maggiore Francesco Nasta, attualmente in servizio presso il Reparto Tecnico Logistico Amministrativo del Comando Regionale della Campania.

I reati contestati risalgono al periodo agosto 2010-marzo 2012 allorquando Nasta, con il grado di capitano, ricopriva il ruolo di comandante del Nucleo Operativo di Pronto Impiego del Gruppo della Guardia di Finanza di Aversa.

Le indagini, articolate, laboriose e complesse – affidate ai Carabinieri ed agevolate dall’attiva collaborazione prestata dalla Guardia di Finanza – hanno consentito di ricostruire un compendio indiziario grave in base al quale il capitano si era illegalmente appropriato di circa 4 kg di sostanza stupefacente (cocaina) che era stata depositata presso il comando di appartenenza quale esito di operazioni polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Como, giunta in questo territorio tramite corrieri successivamente arrestati.

L’attività di indagine è stata avviata in seguito agli accertamenti disposti dalla Procura sammaritana nel febbraio 2013 quando venne ritrovato senza vita, all’interno del proprio alloggio di servizio allocato presso il Comando della Guardia di finanza di Aversa, il corpo del Tenente Felice Stringile.

Il coordinamento delle indagini, assunto immediatamente dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, proseguì nella direzione di estendere la perquisizione all’ufficio del medesimo tenente.

Nel corso dell’operazione, all’interno di una cassaforte contenente reperti ed altro, venne rinvenuto un cartone imballato contenente circa 4 kg di cocaina; tale reperto risultava essere chiuso con nastro da imballaggio, ma, ad una più attenta visione risultava, i sigilli risultarono manomessi.

Tale circostanza destò immediatamente sospetti tanto che successivi, repentini accertamenti consentirono di appurare che quel reperto risultava essere stato distrutto in data 13/10/2011, come da verbale di distruzione rinvenuto tra le pratiche d’ufficio del Reparto. Ad un primo sommario esame appariva subito chiaro che vi era stata l’appropriazione dei 4 kg di cocaina e che il pacco era stato perfettamente ricostruito con all’interno i panetti di das e tutto quello che originariamente conteneva (riviste, originari involucri, resti di caffe e senape) al fine di dare la parvenza di un reperto appoggiato all’interno della cassaforte in attesa della distruzione.

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